Nvidia non smette più di stupire. C'era molta apprensione per la trimestrale rilasciata ieri dopo la campanella di chiusura di Wall Street, in quanto si temeva che i dati avrebbero potuto tradire le attese o comunque non essere ai livelli delle precedenti letture. Invece, non solo i numeri del colosso dei chip statunitense non hanno deluso, ma anzi hanno ancora una volta oltrepassato ogni più rosea aspettativa.
Gli investitori si sono comportati di conseguenza riprendendo a comprare le azioni in massa nel trading after hours di Wall Street, dopo una serie di quattro sedute in cui si sono registrate prese di profitto. Alla fine degli scambi del dopoborsa, il titolo Nvidia ha fatto un balzo del 9,07%, mentre stamattina alla Borsa di Francoforte nei primi scambi dopo l'apertura le
azioni NVD salgono di oltre il 12% a 700 euro.
Nvidia: cosa è emerso dalla trimestrale
Nel trimestre fiscale che si è concluso il 28 gennaio 2024, la società con sede a Santa Clara ha riportato
ricavi record per 22,10 miliardi di dollari, segnando un'incredibile crescita del 265% rispetto ai 6,05 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno precedente e soprattutto superando le stime di 20,62 miliardi di dollari degli analisti di LSEG (
London Stock Exchange Group). In particolare, emerge il
fatturato trimestrale record per i data center di 18,4 miliardi di dollari, in salita del 409% su base annua. La divisione Gaming invece ha generato introiti per 2,9 miliardi di dollari, +56% rispetto a un anno fa. L'unità Professional Visualization ha determinato ricavi per 463 milioni di dollari, in progresso del 105% anno su anno mentre nel segmento Automobilistico si è rilevato un fatturato di 281 milioni di dollari, in calo del 4% su base annua.
Considerando l'intero anno fiscale, a livello generale si registra un livello record delle entrate a 60,92 miliardi di dollari, aumentate del 126% anno su anno.
L'utile netto nel trimestre è risultato di 12,29 miliardi di dollari, in crescita del 769% rispetto a un profitto di 1,41 miliardi di dollari del trimestre fiscale terminato a gennaio 2023. L'utile non-GAAP per azione diluito è stato di 5,16 dollari, in aumento del 486% rispetto a un anno fa, nonché ben oltre i 4,64 dollari previsti dal consensus. Per l'intero anno fiscale, i guadagni sono ammontati a 29,76 miliardi di dollari, in rialzo del 581% in confronto ai 4,37 miliardi di dollari dell'anno precedente.
La ragione principale di questi risultati strabilianti va ricondotta all'intelligenza artificiale che, secondo l'Amministratore delegato Jensen Huang, ha raggiunto un "punto di svolta", con un aumento in tutto il mondo della domanda. "La nostra piattaforma di Data Center è alimentata da driver sempre più diversi: la domanda di elaborazione dei dati, la formazione e l'inferenza da parte dei grandi fornitori di servizi cloud e di quelli specializzati in GPU, nonché da parte di società di software aziendali e Internet consumer. I settori verticali, guidati dall'auto, dai servizi finanziari e dalla sanità, sono ora a un livello multimiliardario. NVIDIA RTX, introdotta meno di sei anni fa, è ora un'enorme piattaforma PC per l'AI (Artificial Intelligence) generativa, apprezzata da 100 milioni di players e creatori. L'anno a venire porterà nuovi importanti cicli di prodotto con innovazioni eccezionali per aiutare a far progredire il nostro settore", ha dichiarato.
Nvidia ha comunicato il pagamento di un dividendo trimestrale in contanti di 0,04 dollari per azione il 27 marzo 2024, per tutti gli azionisti registrati al 6 marzo.
Nvidia: la guidance
Uno degli aspetti più temuti dagli investitori riguardava le prospettive dell'azienda per il futuro, in considerazione di come e quanto l'intelligenza artificiale avrebbe continuato a far crescere il business. Nvidia ha soppiantato le aspettative, prevedendo per il primo trimestre fiscale 2025 un fatturato di 24 miliardi di dollari, ben al di sopra dei 22,17 miliardi di dollari attesi dagli analisti intervistati da LSEG. L'azienda stima anche margini lordi GAAP e non-GAAP rispettivamente del 76,3% e del 77,0%.
Il dubbio rimane sempre se la società sarà in grado di sostenere nel tempo queste performance. "La domanda più grande che ci si pone per la crescita è quanto questa sia vincolata dall'offerta e come si presenta la domanda nel tempo", ha dichiarato Ben Bajarin, Amministratore delegato della società di consulenza Creative Strategies.