Cresce l'attesa per la trimestrale di Nvidia che verrà pubblicata questa sera a mercati chiusi. Secondo le attese degli analisti, il gigante dei semiconduttori nei primi tre mesi del 2023 dovrebbe riportare ricavi di 6,5 miliardi di dollari e utili rettificati di 92 centesimi per azione. Mentre per quanto riguarda il trimestre in corso, le aspettative sono per entrate a 7,2 miliardi di dollari.
Ma al di là dei numeri, tutta l'attenzione sarà concentrata sulle notizie riguardanti il tema del momento, ovvero l'intelligenza artificiale. I chip dell'azienda hanno un'esposizione all'AI generativa molto elevata, dal momento che la tecnologia è in grado di acquisire testi, immagini e video per creare contenuti sostituendosi in pratica al linguaggio umano.
Quanto importante sia l'AI per Nvidia lo si è visto dal rally imperioso che le azioni hanno avuto in Borsa da quando il chatbot ChatGPT di OpenAI è stato rilasciato a novembre dello scorso anno. Da allora, le quotazioni del titolo sono quasi raddoppiate a 307,61 dollari e si avvicinano al massimo storico di novembre 2021 a 346,47 dollari. "Nvidia rimane in una posizione unica per beneficiare del crescente mercato dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico", ha scritto John Vinh, analista di KeyBanc Capital Markets. Tutto ciò è ampiamente in grado di compensare il "deludente lancio della scheda da gioco RTX4070 (dello scorso 13 aprile, ndr) che potrebbe comportare risultati modesti nel settore del gaming", ha aggiunto.
Nvidia: il rischio viene dalla trade war USA-Cina
Un aspetto che tiene in apprensione gli investitori però riguarda la
guerra in atto tra USA e Cina sui chip di memoria. Questa settimana la Cyberspace Administration of China ha bloccato gli acquisti di semiconduttori delle aziende cinesi del settore dalla statunitense Micron Technology (
Micron Technology: le azioni crollano dopo la stretta cinese sui chip), citando problemi riguardo la sicurezza. La risposta del Dipartimento del Commercio americano non dovrebbe farsi attendere e prevedere vincoli commerciali nei confronti del produttore cinese di semiconduttori Changxin Memory Technologies.
Il fuoco incrociato tra Washington e Pechino non fa bene ad aziende come Nvidia, secondo il suo Amministratore delegato Jensen Huang. Il manager, nel corso di un'intervista, ha rivendicato l'importanza della Cina per l'industria tecnologica americana e avvisato dei danni che l'esclusione delle aziende cinesi dal business di Nvidia potrebbe arrecare alla società. “Gli Stati Uniti devono stare attenti, perché la Cina è un mercato molto importante per l’industria tecnologica. Se la Cina non può comprare dagli USA, i chip se li costruirà da sola”, ha avvertito il CEO.
Nvidia: cosa fare con le azioni in Borsa
Le azioni Nvidia provengono da una serie strepitosa di rialzi, che da inizio anno ha fatto raddoppiare il valore di mercato della società. Finché dura il vento in poppa dell'intelligenza artificiale, non è da escludere che i massimi storici possano essere raggiunti e violati di slancio. Nel lungo periodo invece occorre fare i conti con le valutazioni alte e con il fatto che il tema dell'AI possa raffreddarsi.
Nel complesso gli analisti di Wall Street hanno una visione positiva sul titolo in Borsa, con circa il 74% che ne consiglia l'acquisto. Anche Vinh è ottimista, ribadendo il suo rating Overweight con prezzo obiettivo che sale da 320 a 375 dollari, circa 24 punti percentuali al di sopra dell'ultima chiusura.