Nvidia potrebbe ricoprire il ruolo di Anchor Investor nella quotazione di Arm a Wall Street. Il più grande progettista di chip al mondo è in trattative per supportare la società di proprietà di SoftBank nel suo debutto in Borsa, dopo che le autorità di regolamentazione lo scorso anno avevano posto il veto per l'acquisizione da 66 miliardi di dollari. Indiscrezioni giornalistiche riferiscono che il prezzo di entrata di Nvidia porterebbe il valore totale di Arm a 35-40 miliardi di dollari, mentre il progettista britannico punta a una valutazione di 80 miliardi di dollari.
SoftBank si è posta come obiettivo quello di quotare Arm entro il 2023, vendendo tutta la partecipazione acquisita nel 2016 per 24 miliardi di sterline, pari a 32 miliardi di dollari. Il periodo però non è dei migliori, visto che i mercati sono preoccupati dal fatto che l'arrivo di una recessione possa spazzare via i guadagni ottenuti quest'anno. Per questo, in situazioni del genere, gli emittenti si appoggiano ai c.d. "Investitori di Ancoraggio" per sostenere le quotazioni. Se dovesse andare in porto, il debutto di Arm sarebbe il più grande negli Stati Uniti dalla fine del 2021, quando Rivian diventò pubblica con una capitalizzazione iniziale di mercato di 70 miliardi di dollari.
Nvidia-Arm: cosa è un Anchor Investor
Un Anchor Investor, anche detto Investitore di Riferimento, è un acquirente istituzionale qualificato a cui vengono offerte le azioni di un'IPO poco prima che venga avviata la fase di sottoscrizione. Come suggerisce il nome, si tratta di soggetti che “ancorano” l'emissione accettando di sottoscrivere le azioni a un prezzo fisso per aumentare la fiducia degli investitori retail nella domanda delle azioni offerte. In pratica, un Anchor Investor rappresenta un ponte tra la società emittente e il pubblico.
Nvidia-Arm: tutti i vantaggi di una partnership
Una partecipazione di Nvidia in Arm potrebbe apportare un vantaggio per entrambe le entità. Soggetti vicini alla società con sede a Cambridge riferiscono che per l'azienda la partnership potrebbe accelerare la crescita nel settore dell'intelligenza artificiale, dato il grande coinvolgimento di Nvidia nella nuova tecnologia.
Per il colosso di Santa Clara, vi è la possibilità di espandersi dal suo core business di unità di elaborazione grafica alle unità di elaborazione centrale. In questo modo, aumenterebbe la concorrenza con Intel sulle CPU. Bisogna dire che Nvidia è già cliente di Arm e in tempi recenti ha progettato la sua prima CPU utilizzando i progetti di Arm per la costruzione di un superchip legato all'AI (Artificial Intellligence) denominato Grace Hopper.
Entrambe le società però dovranno ancora una volta fare i conti con le autorità di regolamentazione. Al riguardo hanno già contattato i regolatori americani per tranquillizzarli che la partecipazione di Nvidia nel capitale di Arm sarà limitata a una quota di minoranza del valore di poche centinaia di milioni di dollari.
SoftBank progetta la quotazione di PayPay
SoftBank non ha comunque solo in programma di quotare Arm negli Stati Uniti, ma sta valutando anche di far diventare pubblica la sua unità di pagamenti PayPay. Ancora vi sono molti aspetti da chiarire, prima tra tutte la tempistica della quotazione, che sarebbe subordinata a un piano verso la redditività dell'azienda. Di certo vi è che la meta sarà ancora una volta Wall Street, in quanto considerata più attraente in termini di valutazione delle società tecnologiche rispetto alla piazza di Tokyo.
PayPay è utilizzata in Giappone da oltre 55 milioni di persone, il che la posiziona come leader assoluto nel mercato dei pagamenti digitali. Secondo quanto affermato dal gruppo a novembre 2022, la piattaforma varrebbe poco meno di 1.000 miliardi yen, corrispondenti a circa 7,17 miliardi di dollari.