Forse nessuno immaginava un successo così dirompente di Threads, la nuova piattaforma di Meta Platforms simile a Twitter che dopo appena cinque giorni dal debutto ha già
contato oltre 100 milioni di iscritti (Meta Platforms: Threads già a 100 milioni di utenti, Twitter trema). Se non altro, perché tutte le altre app cloni del popolare social network di San Francisco non hanno attirato una grande platea di pubblico. È chiaro che il blasone di Meta è di tutt'altro tipo, ma ciò non toglie che i numeri che sta collezionando Threads siano davvero sorprendenti.
In realtà, la nuova applicazione di Menlo Park ha il vantaggio di consentire lo switch degli utenti da Instagram, l'altro social di proprietà di Meta. Ciò permette un afflusso di iscritti più rapido. Ragionando però in termini economici, questo potrebbe non essere un fattore positivo. Da Instagram Meta guadagna attraverso la pubblicità, da Threads no. Quindi, qualsiasi spostamento a titolo definitivo dalla piattaforma più famosa a quella nuova potrebbe tradursi in minori ricavi per Meta, a meno che quest'ultima non trovi il modo di ottenere profitti attraverso gli annunci anche da Threads.
Threads: tutti i dubbi sulla monetizzazione
L'Amministratore delegato di Instagram, Adam Mosseri, ha recentemente dichiarato che
non vi sono in corso piani per monetizzare attraverso Threads. Mentre il CEO di Meta,
Mark Zuckerberg, nel porsi come obiettivo quello di raggiungere 1 miliardo di utenti, ha affermato che solo una volta arrivati a questo traguardo si può pensare di trarre profitti dalla piattaforma.
Tuttavia, vi è un'incognita di non poco conto che dovrà essere valutata. Gli inserzionisti si preoccupano di quanto tempo le persone utilizzano un sito su cui mettono i loro annunci. Instagram è una piattaforma consolidata in tal senso, quindi le aziende sanno quanto potranno investire nella pubblicità; Threads è ancora nella fase iniziale portandosi dietro tutte le incertezze del caso. Se si fa l'accostamento con Reels, la funzione di video brevi in stile TikTok, si possono cogliere alcuni spunti. Ad esempio, nonostante tutti gli interventi che la società ha fatto per migliorare l'app, Reels non monetizza al livello di Facebook e Instagram.
Cosa pensano gli analisti
Per il momento quindi si può ragionare per ipotesi, supponendo che Threads continui a crescere a questo ritmo. Mark Mahaney, analista di Evercore ISI, ha stimato che nei prossimi due anni l'app possa raggiungere 200 milioni di utenti attivi al giorno, il che significherebbe un potenziale di ricavi dalla pubblicità per 8 miliardi di dollari. L'esperto descrive Threads come "versione più pulita, più semplice, più amichevole e più autentica di Twitter", non senza però rilevare che alcune funzioni molto utili sono assenti, tipo la messaggistica privata o una versione desktop. Tra l'altro, l'app non è ancora sbarcata in Europa per via dei regolamenti relativi alla privacy dell'Unione Europea.
Un altro aspetto da monitorare con attenzione riguarda
quanti utenti effettivamente passeranno da Twitter a Threads, e soprattutto se saranno sufficienti ad aumentare i ricavi dalla pubblicità. La piattaforma di
Elon Musk ha circa 240 milioni di iscritti, ma è in caduta libera per via dell'insoddisfazione generale degli utenti dovuta alle nuove regole imposte dalla proprietà. Questo significa, sulla base di quanto affermato da Musk, che quest'anno le entrate scenderanno a 3 miliardi di dollari, rispetto ai 5,1 miliardi di dollari del 2021. Ciò dà un'idea del tornaconto potenziale per Threads da un eventuale trasferimento di utenza. "Monitoreremo i segni di qualsiasi cannibalizzazione della famiglia di app di Meta, mentre l'adozione di Threads sta dilagando in maniera virale", ha affermato Brad Erickson, analista di RBC Capital.