Le azioni Nike hanno subìto un tonfo del 12,36% nelle contrattazioni after hours di Wall Street a seguito della pubblicazione dei dati del quarto trimestre fiscale 2024. A deludere gli investitori sono stati i
dati dei ricavi inferiori alle attese del più grande produttore di abbigliamento sportivo del mondo a causa del calo della domanda, nonché
le prospettive più ridotte per il prossimo anno fiscale.
Alla fine dello scorso anno l'azienda ha attuato un cambio di strategia attraverso un piano di tagli di costi da 2 miliardi di dollari, susseguente a una contrazione delle spese da parte dei consumatori. Nel contempo, ha dovuto affrontare una concorrenza più aggressiva in arrivo dai rivali più piccoli, tra cui i marchi Hoka e On.
L'Amministratore delegato e presidente di Nike, John Donahoe, ha riferito di "continui progressi nelle aree che contano di più per il futuro di Nike: servire l'atleta attraverso l'innovazione delle prestazioni, muoversi al ritmo del consumatore e far crescere l'intero mercato". Matthew Friend, vicepresidente esecutivo e direttore finanziario della società, ha affermato che "i risultati del quarto trimestre hanno evidenziato sfide che hanno portato ad aggiornare le prospettive per l'anno fiscale 2025". Per questo, "stiamo intraprendendo azioni per riposizionare Nike in modo che sia più competitiva e per guidare una crescita sostenibile e redditizia a lungo termine".
Nike: ecco i numeri del quarto trimestre
Nel quarto trimestre fiscale che termina al 31 maggio 2024, il colosso americano dello sportswear ha ottenuto ricavi per 12,61 miliardi di dollari, subendo una contrazione del 2% rispetto a entrate di 12,83 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti si aspettavano un fatturato di 12,89 miliardi di dollari. A pesare sono stati i cali nella Grande Cina, dove il volume di affari è diminuito a doppia cifra, mentre in Europa, Medio Oriente e Africa si sono registrate tendenze disomogenee. Inoltre, ha inciso il crollo del 18% delle vendite del marchio Converse. Con riferimento all'intero anno fiscale 2024, le vendite sono cresciute leggermente rispetto al 2023, passando da 51,22 a 51,36 miliardi di dollari.
Negli ultimi tre mesi dell'anno fiscale, Nike però ha realizzato un balzo del 45% dell'utile netto a 1,5 miliardi di dollari, con l'utile per azione di 0,99 dollari che ha superato le previsioni degli analisti di quasi il 20% e guadagni per azione rettificati a 1,01 dollari, migliori degli 0,84 dollari del consensus. Nell'intero anno, i profitti netti sono cresciuti del 12% a 5,7 miliardi di dollari.
La liquidità e gli investimenti equivalenti e a breve termine sono stati pari a 11,6 miliardi di dollari a fine anno fiscale, in aumento di 900 milioni di dollari rispetto allo scorso anno, poiché la liquidità generata dalle operazioni è stata parzialmente compensata da riacquisti di azioni, dividendi in contanti e spese in conto capitale.
Nike: dividendi e buyback
Nike conferma la sua tendenza ad aumentare i dividendi in maniera costante. Questo è il 22esimo anno consecutivo di crescita dei pagamenti. Nel 2024 ha dichiarato dividendi per 1,45 dollari per azione, in crescita del 9,5% rispetto a 1,325 dollari del 2023. Nel complesso la società ha restituito agli azionisti circa 6,5 miliardi di dollari, di cui 2,2 miliardi sottoforma di dividendi (+8% annuo) e 4,3 miliardi come riacquisti di azioni proprie sulla base del programma quadriennale da 18 miliardi approvato dal Consiglio di amministrazione a giugno del 2022. Con riferimento al solo quarto trimestre, il pagamento agli azionisti è ammontato a quasi 1,6 miliardi, di cui 560 milioni in termini di dividendi e 1 miliardo come buyback.
La guidance
Riguardo le prospettive della società, il management ha dichiarato di aspettarsi una diminuzione del 10% del fatturato nel trimestre in corso, molto al di sotto del calo del 3,2% atteso dagli analisti, e di una percentuale media a una cifra delle entrate nell'anno fiscale 2025, rispetto a un aumento dello 0,9% stimato dal consensus. L'azienda prevede inoltre che le vendite nel primo semestre saranno in calo a una cifra alta, rispetto alla precedente previsione di cali a una cifra bassa.
Friend ha affermato che il taglio della guidance è conseguente al rallentamento delle vendite online, al calo pianificato del franchising di calzature classiche, all'aumento dell'incertezza a livello macroeconomico nella grande Cina e a tendenze di mercato non uniformi.