LVMH, abbreviazione di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, è una multinazionale francese leader nel settore della moda. Fondata nel 1987 con la fusione di Louis Vuitton e Moët Hennessy, il colosso di proprietà del miliardario Bernard Arnault dispone oggi di oltre 70 marchi tra cui: le aziende di alta moda come Christian Dior, DKNY, Fendi, Céline, Guerlain, Marc Jacobs, Givenchy, Kenzo, Loro Piana, Emilio Pucci e Louis Vuitton; le società di orologi e gioielli come TAG Heuer Tiffany & Co. e Bulgari; i produttori di vini e distillati tipo Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Hennessy; le compagnie editoriali come Les Échos e Le Parisien; le società di distribuzione quali Sephora e Le Bon Marché; e gli alberghi di lusso.
La società è quotata alla Borsa di Parigi da gennaio 1985, con un prezzo di apertura delle azioni LVMH di 5,44 euro, considerando tre split azionari tra il 1994 e il 2000. Oggi il titolo quota a 773,10 euro, per una capitalizzazione societaria di 386,17 miliardi di dollari (dati aggiornati al 28 gennaio 2024). A lungo LVMH è stata la società più capitalizzata d'Europa, perdendo lo scettro lo scorso anno con l'ascesa inarrestabile di Novo Nordisk A/S.
LVMH: com'è organizzato il business
L'attività di LVMH è suddivisa in sei sezioni, ognuna con un contributo importante al portafoglio del gruppo. Vediamole singolarmente.
Fashion & Leather Goods
Fashion & Leather Goods riguarda i prodotti dell'alta moda e del lusso. Tra i marchi più importanti si possono elencare: Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Fendi, Loro Piana, Loewe, Marc Jacobs, Givenchy, Kenzo, Berluti, Rimowa e Pucci. Fashion & Leather Goods rappresenta la componente più importante del business del conglomerato, con un fatturato che nel 2023 è stato il 48,94% del totale conseguito dal gruppo.
Selecting Retailing
Selecting Retailing si occupa della vendita al dettaglio di una serie di prodotti selezionati e specializzati, quali quelli per la bellezza Sephora, il traver retail di lusso DFS e gli abiti Le Bon Marché. I ricavi del segmento nel 2023 hanno costituito il 20,76% del totale.
Watches & Jewelry
Watches & Jewelry riguarda i produttori di orologi e gioielli. Tra i più importanti troviamo: Tiffany & Co., Bulgari, TAG Heuer, Hublot, Zenith, Chaumet, Fred e Repossi. Lo scorso anno, il fatturato di questo segmento è risultato il 12,65% del totale.
Perfumes & Cosmetics
Perfumes & Cosmetics si riferisce ai marchi di profumi e cosmetici. Anche qui la lista è lunga: Christian Dior, Guerlain, Givenchy, Make Up For Ever, Kenzo, Maison Francis Kurkdjian, Acqua di Parma, LoewePerfumes, Fenty Beauty e Officine Universelle Buly. Il business di questa unità ha rappresentato il 9,60% delle attività complessive del gruppo nell'ultimo anno.
Wines & Spirits
Wines & Spirits comprende la produzione di una serie di vini e liquori tra cui vanno citati: Moët & Chandon, Dom Pérignon, Veuve Clicquot, Krug, Ruinart, Armand de Brignac, Château d’Esclans, Château Galoupet, ChâteauMinuty, Hennessy, Glenmorangie and Ardbeg, Belvedere, Woodinville, Volcánde mi Tierra ed Eminente. Alla fine del 2023, il volume d'affari di questa unità ha costituito il 7,66% del totale.
Other activities and eliminations
Le altre attività di LVMH rappresentano una quota esigua del business dell'azienda. Nell'ultimo anno sono risultate di circa lo 0,37% del totale in termini di fatturato.
LVMH: com'è andata l'attività negli ultimi 5 anni
Il settore del lusso viene considerato come un porto sicuro da parte degli investitori, in quanto resiste egregiamente anche alle condizioni più difficili di mercato caratterizzate da rallentamento della domanda ed elevata inflazione. Infatti, essendo un target di fascia medio-alta, il consumatore di beni di lusso viene molto meno colpito da prezzi più alti e risente relativamente di un andamento generale negativo dell'economia. Per questa ragione, durante il periodo inflazionistico del 2022 il business di LVMH ha continuato a crescere. Sul mercato, tuttavia, si è visto un certo rallentamento in aree chiave come quella cinese, che ha portato in certi frangenti a introiti al di sotto delle aspettative. Di seguito, vediamo una tabella che riepiloga per ogni semestre degli ultimi 5 anni i ricavi e gli utili di LVMH, mettendo anche in evidenza la redditività intesa come rapporto tra guadagni ed entrate.
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1° semestre
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2° semestre
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Totale
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2023
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Ricavi
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42,24
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43,91
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86,15
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Utile netto
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8,48
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6,69
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15,17
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Redditività
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20,08%
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15,24%
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17,61%
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2022
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Ricavi
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36,73
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42,45
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79,18
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Utile netto
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6,53
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7,55
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14,08
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Redditività
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17,78%
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17,79%
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17,78%
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2021
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Ricavi
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28,67
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35,55
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64,22
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Utile netto
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5,29
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6,75
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12,04
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Redditività
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18,45%
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18,99%
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18,75%
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2020
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Ricavi
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18,39
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26,26
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44,65
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Utile netto
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0,52
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4,18
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4,70
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Redditività
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2,83%
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15,92%
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10,53%
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2019
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Ricavi
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25,08
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28,59
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53,67
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Utile netto
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3,27
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3,90
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7,17
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Redditività
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13,04%
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13,64%
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13,36%
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N.b. Valori espressi miliardi di euro
Dai dati si può notare come la crescita dell'azienda sia stata regolare negli anni in tutti i parametri, seppur con una leggera contrazione della redditività negli ultimi due anni. Da segnalare, in particolare, un calo vistoso delle entrate e dei profitti durante il primo semestre del 2020, quando l'economia mondiale era stata messa in ginocchio dalla pandemia. Inoltre, si rileva come nel secondo trimestre dello scorso anno, la società abbia conseguito il record storico delle vendite a 43,91 miliardi di euro.