Le
azioni Bayer crollano del 6% alla Borsa di Francoforte dopo la condanna alla società decisa dalla giuria di Philadelphia a
pagare una multa di 2,3 miliardi di dollari. La sentenza riguarda una denuncia fatta da un uomo della Pennsylvania che ha affermato di aver contratto un cancro a causa dell'esposizione al diserbante Roundup, prodotto a base di glisofato chimico.
Il contenzioso è stato ereditato dall'acquisizione nel 2018 di Monsanto, produttore di Roundup, per 63 miliardi di dollari. Bayer ha cercato negli anni di lasciarsi alle spalle questa vicenda promettendo di investire fino a 16 miliardi di dollari per risolvere i suoi problemi con gli erbicidi, ma non è riuscita a raggiungere lo scopo. Dall'operazione Monsanto, le azioni in Borsa della multinazionale farmaceutica tedesca hanno bruciato circa il 70% del loro valore.
Azioni Bayer sotto pressione: cosa significa questa multa
Bayer ha già detto che ricorrerà in appello, in quanto il verdetto sarebbe "in conflitto con il peso schiacciante delle prove scientifiche", che dimostrerebbero come il prodotto sia assolutamente sicuro. "Abbiamo forti argomenti in appello per ottenere l'annullamento di questo verdetto e l'eliminazione o la riduzione del risarcimento dei danni incostituzionalmente eccessivi", ha affermato la società. Tra l'altro, la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva tracciato sull'argomento delle linee guida che contrastano con l'entità della sanzione; pertanto, è ragionevole supporre che l'importo sarà quantomeno ridotto.
Ciò non esclude che i grattacapi per l'Amministratore delegato Bill Anderson sono ancora molti, anche perché il top manager deve risolvere altri 40 mila casi legati a Roundup ancora in sospeso negli Stati Uniti. Per affrontare le spese, l'azienda sta tagliando posti di lavoro a livello manageriale.
Quanto accade sul fronte legale rende anche più difficile la separazione delle unità farmaceutiche, sanitarie e agricole su cui da tempo stanno insistendo alcuni importanti investitori. A novembre Anderson ha riferito che sta valutando le opzioni per scorporare la società in modo scaglionato, ma non esclude l'ipotesi di mantenere tutte le attività. Il suo team però è più propenso a modificare il modello di business, aumentando in questo modo la pressione sul CEO.
Nel frattempo l'azienda naviga nei debiti finanziari e la mancanza di cash flow sta seriamente preoccupando il mercato. I casi giudiziari sui diserbanti stanno rendendo quindi la situazione ancora più critica, quantomeno per le esose spese legali che Bayer sostiene. Il punto è che sono molte le cause in corso anche per tentare la strada di un accomodamento. "Un nuovo accordo purtroppo non metterebbe fine al contenzioso sul glifosato perché in uno o due anni, nuovi querelanti busserebbero di nuovo alla porta di Bayer", ha detto il gestore di portafoglio Markus Manns della società di fondi comuni Union Investment.
Dividendi a rischio
La carenza di liquidità del gruppo con sede a Leverkusen potrebbe spingere l'azienda a recuperare denaro attraverso il taglio o l'eliminazione dei dividendi. "Le recenti perdite potrebbero potenzialmente portare il management a favorire una politica dei dividendi più rigorosa, che va dall'abbassamento del pagamento a una potenziale sospensione", hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley in una nota ai clienti. Ciò diventa più stringente con il fatto che nei prossimi anni, per alcuni farmaci di successo di Bayer è prevista la scadenza del brevetto e quindi si prevedono minori entrate per l'azienda.