Klarna ha chiuso il primo trimestre del 2025 con una perdita netta di 99 milioni di dollari, più del doppio rispetto ai 47 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il colosso svedese del “compra ora, paga dopo” ha attribuito il peggioramento a costi una tantum legati ad ammortamenti, pagamenti basati su azioni e ristrutturazioni aziendali.
Nonostante ciò, i ricavi sono cresciuti del 13% a/a, raggiungendo i 701 milioni di dollari. L’azienda ha inoltre dichiarato di contare su 100 milioni di utenti attivi e 724.000 partner commerciali in tutto il mondo, confermando una solida espansione della sua base operativa.
IPO in stand-by per l’instabilità dei mercati
L’aumento delle perdite arriva in un momento delicato per Klarna, che ha deciso di mettere in pausa la tanto attesa quotazione a Wall Street (Le 3 IPO da tenere d'occhio nel 2025: Stada, Klarna e Discord).
L’IPO americana avrebbe potuto valorizzare la società oltre i 15 miliardi di dollari, ma i recenti sconvolgimenti dei mercati, innescati dai piani tariffari aggressivi dell’ex presidente Donald Trump, hanno spinto Klarna a rimandare. Anche StubHub, piattaforma di biglietteria online, ha preso la stessa decisione.
L’intelligenza artificiale rimane al centro
In attesa di tempi migliori per il debutto in Borsa, Klarna continua a investire sull’intelligenza artificiale come leva strategica.
Dopo la partnership con OpenAI avviata nel 2023, l’azienda ha lanciato un assistente clienti basato su AI che, secondo il CEO Siemiatkowski, ha contribuito a ridurre del 40% la forza lavoro. Una scelta che evidenzia come la tecnologia venga sempre più utilizzata non solo per migliorare l’efficienza operativa, ma anche per contenere i costi in un contesto macroeconomico incerto.
Uno sguardo al futuro, con o senza IPO
Sebbene le perdite pesino sui conti, Klarna resta uno dei protagonisti dell’universo fintech. Con una rete globale in espansione e una chiara focalizzazione sull’AI, l’azienda potrebbe rilanciare la propria candidatura alla quotazione in Borsa quando i mercati mostreranno maggiore stabilità. Per ora, la priorità sembra essere consolidare i risultati e prepararsi a una nuova fase di crescita, con o senza IPO.