Iveco Group sta valutando di separare le attività del ramo della difesa nel corso del 2025. Lo ha annunciato la società nell'ambito della presentazione dei dati finanziari preliminari per l'anno 2024. Lo spin-off dell'attività - che comprende i marchi IDV e ASTRA e beneficia di margini a due cifre - "potrebbe semplificare la struttura del gruppo, accrescere la focalizzazione del management e creare flessibilità strategica per entrambi i business", ha detto l'Amministratore delegato Olof Persson in un comunicato.
Questo "alla luce dei diversi trend nei mercati dei veicoli commerciali e della difesa, nonché della crescente differenza di condizioni per il successo a lungo termine". Iveco fa sapere anche che il Consiglio di amministrazione fornirà un aggiornamento sugli esiti della valutazione nei prossimi mesi, con l'operazione che rimarrà soggetta sempre alle necessarie approvazioni interne e di legge.
Per quel che riguarda il rendiconto finanziario dell'azienda, Persson ha dichiarato che il gruppo ha chiuso l'anno con
solidi risultati, in linea con il piano industriale. "La performance finanziaria nel 2024 ha beneficiato di una positiva realizzazione dei prezzi e di una gestione diligente dei costi, che hanno ampiamente compensato l'impatto dei minori volumi registrati da alcuni dei settori in cui siamo in competizione", ha detto. All'apertura delle contrattazioni a Piazza Affari,
le azioni Iveco registrano un balzo di circa 13 punti percentuali.
Iveco Group: i numeri del 2024
Nel 2024 Iveco Group ha realizzato ricavi per 15,29 miliardi di euro, in calo del 4,32% rispetto a un fatturato di 15,98 miliardi di euro del 2023. Considerando le varie aree di business:
- il segmento Truck ha subito un calo del 6,2% su base annua a 9,96 miliardi di euro;
- l'unità Bus ha registrato un balzo del 13,3% a 2,56 miliardi di euro;
- la divisione Defence è salita del 15,1% a 1,13 miliardi di euro;
- la sezione Powertrain è diminuita del 16,7% a 3,55 miliardi di euro;
- il comparto Financial Services ha riportato una crescita del 13% a 558 milioni di euro.
L'azienda lo scorso anno ha conseguito un reddito operativo di 674 milioni di euro, in calo del 22,17% rispetto agli 866 milioni di euro del 2023. L'EBIT rappresenta il 4,4% del fatturato. L'utile netto si è attestato a 352 milioni di euro, in crescita del 50,43% rispetto ai 234 milioni di euro dell'anno precedente.
Il free cash flow delle attività Industriali è stato positivo per 402 milioni di euro (450 milioni nel 2023) per effetto di una "gestione ottimizzata dei livelli produttivi per adattarsi a una minore domanda del settore e di un'efficace strategia di copertura per ridurre l'esposizione al cambio argentino".
Dividendi e buyback
La società ha come obiettivo di
investire nel 2025 oltre 200 milioni di euro per remunerare la proprietà. Il Consiglio di amministrazione proporrà all'Assemblea degli azionisti che si terrà il 16 aprile 2025 il pagamento di un
dividendo annuo in contanti di 0,33 euro per azione,
con un esborso di circa 90 milioni di euro. In caso di approvazione, lo stacco della cedola avverrà il 22 aprile, mentre il pagamento sarà il 24 aprile per gli azionisti registrati al 23 aprile. Ai prezzi dell'ultima chiusura delle azioni Iveco alla
Borsa di Milano di 11,605 euro, il dividendo avrà un rendimento del 2,84%.
Il Cda intende anche proporre il riacquisto fino a 10 milioni di azioni proprie per un controvalore totale di 130 milioni di euro. L'entità del buyback sarà subordinata alle condizioni di mercato e del business, tra l'altro a servizio dei piani di incentivazione azionaria della società, fa sapere il gruppo. Il piano di riacquisti andrà a sostituire quello esistente che scade a ottobre 2025 e verrà finanziato attraverso la liquidità disponibile. La sua durata è di 18 mesi a far data dall'approvazione dell'assemblea dei soci.
Iveco Group: la guidance
Per quel che riguarda le previsioni per l'anno in corso, Iveco stima un reddito operativo rettificato a livello consolidato compreso tra 0,98 e 1,01 miliardi di euro. Con riferimento alle attività industriali, le aspettative dell'azienda sono per ricavi netti flat rispetto al 2024, un EBIT rettificato tra 850 e 900 milioni di euro, e un free cash flow tra 400 e 450 milioni di euro.
In relazione alla vendita di veicoli, "riconfermiamo le nostre previsioni preliminari per l'intero anno 2025 per i veicoli pesanti in Europa tra le 280 e le 290 mila immatricolazioni, segnalando una stabilizzazione del mercato", ha dichiarato il CEO.
"Per gli autocarri medi, prevediamo che i volumi saranno leggermente inferiori rispetto al 2024. Per gli autocarri leggeri, le nostre stime per l'industria europea sono sostanzialmente stabili rispetto al 2024". Queste proiezioni "riflettono le nostre aspettative per un anno a due velocità: attività più bassa nel primo semestre, con ripresa nel secondo".