I debutti scoppiettanti a Wall Street della società di chip
Astera Labs e della piattaforma social
Reddit nel 2024 hanno riacceso l'entusiasmo per le
IPO USA. Nelle Borse statunitensi quest'anno sono stati raccolti 9,6 miliardi di dollari, segnando il miglior inizio d'anno dal 2019. Le performance delle società quotate sono state eccellenti. Nel primo trimestre, il prezzo delle azioni delle 48 aziende che sono diventate pubbliche è cresciuto in media del 25% (dati Bloomberg).
Il sentiment generale è completamente cambiato rispetto a quello del biennio 2022-2023, in cui le società si tenevano alla larga dalla quotazione in Borsa perché preoccupate dal rischio di una recessione dell'economia americana, dalle condizioni di mercato poco favorevoli e dal contesto geopolitico turbolento. Oggi, quest'ultimo aspetto non è venuto meno, anzi si è esacerbato visti i rischi concreti di una guerra a livello globale. Tuttavia, i venti recessivi per gli Stati Uniti sembrano lontani e la
Federal Reserve si appresta ad attuare una svolta accomodante nella sua politica monetaria.
IPO USA: ecco cosa aspettarsi nel secondo trimestre
I segnali che sono arrivati dal primo trimestre hanno creato le condizioni affinché nel trimestre in corso ci sia un'ondata di IPO a Wall Street che arricchisce il panorama generale. In questo momento, stanno scaldando i motori la startup specializzata nella sicurezza dati Rubrik, sostenuta da Microsoft, e la società che sviluppa test e standard di sicurezza UL Solutions. Entrambe hanno presentato già domanda di quotazione e pensano di raccogliere complessivamente oltre 1 miliardo di dollari.
Altre aziende probabilmente staranno alla finestra per vedere se il debutto di queste due società seguirà le orme di quelle che le hanno precedute nei primi tre mesi dell'anno. In lizza vi sono il gigante delle celle frigorifere Lineage Logistics, il distributore IT Ingram Micro, il produttore di alluminio industriale Novelis, la società di software di marketing digitale Ibotta, l'azienda di car sharing Turo, la piattaforma di servizi finanziari Marex Group e l'operatore sanitario Contineum Therapeutics.
Secondo Garcia Belmonte, co-responsabile dei mercati dei capitali azionari tecnologici di Morgan Stanley, "i recenti accordi hanno fornito un buon trampolino di lancio per l'ingresso sul mercato di altre società". Tuttavia, i venti contrari possono deludere le aspettative. "Il sentiment degli investitori sarà influenzato dalla stagione degli utili societari, dalle prospettive dei tassi d'interesse e dalle elezioni", ha affermato l'esperto. Il mercato però si concentrerà anche sulla dimensione complessiva dell'operazione e del flottante rispetto alla porzione di azioni che verrà assorbita dagli anchor investor, ha osservato Belmonte. "Anche la costruttività in materia di valutazione può rivelarsi fondamentale per garantire che il motore dell'IPO non si esaurisca troppo presto", ha aggiunto.
A giudizio di Keith Canton, responsabile dell'Equities Capital Markets (ECM) di JP Morgan Chase, gli investitori istituzionali presteranno attenzione alle società con una crescita comprovata e una chiara redditività, ma non perderanno di vista i multipli di valutazione appropriati.
Quindi, si tornerà quest'anno ai livelli visti nel 2021, quando ci fu una quantità record di offerte pubbliche iniziali? Secondo Gabe Gelman, capo dell'ECM di Goldman Sachs, sarà improbabile che ciò accada. "Anche se l'appetito e l'interesse degli investitori è lo stesso, l'approccio ora è molto più tradizionale rispetto a quello che abbiamo vissuto alla fine del 2021 e all'inizio del 2022", ha dichiarato.