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Shein abbasserà la valutazione della sua quotazione alla Borsa di Londra. Secondo i ben informati, l'azienda cinese del low-cost porterà a 50 miliardi di dollari il valore dell'
IPO, dai 66 miliardi di dollari stabiliti nel 2023 nell'ambito di una raccolta di fondi.
Le ragioni sarebbero legate alla rimozione da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump della regola "de minimis" (quella che prevedeva l'esenzione dalle tariffe per le importazioni di valore inferiore a 800 dollari). Nell'ambito dell'introduzione di tariffe generalizzate del 10% sui beni cinesi, il tycoon non ha lasciato scampo neanche agli acquisti di merci a basso costo.
Questo per Shein significa molto, perché l'azienda finora ha potuto tenere i prezzi bassi proprio grazie al fatto che i consumatori americani non dovevano pagare alcun supplemento. Un rapporto datato giugno 2023, la commissione del Congresso USA sulla Cina ha evidenziato come Shein e la rivale Temu insieme spedivano circa il 30% di tutti i pacchi negli Stati Uniti ogni giorno, sfruttando proprio la "de minimis".
Ne consegue che la redditività di Shein potrebbe essere danneggiata. Di quanto probabilmente lo si scoprirà più avanti. Giocoforza, la valutazione dell'IPO dipenderà dall'impatto effettivo che l'eliminazione del "de minimis" avrà sul business.
IPO Shein: in attesa della FCA
L'obiettivo di Shein è quello di quotarsi a Londra nella prima metà del 2025, ma prima bisogna passare per le autorità di regolamentazione di Cina e Regno Unito. A giugno dello scorso anno, il fast fashion del Dragone ha presentato in via confidenziale i documenti presso la Financial Conduct Authority (FCA) britannica, ma ancora attende risposta.
Solitamente la FCA lascia passare alcuni mesi prima di concedere o meno il via libera, ma secondo gli esperti del settore in questa occasione sta impiegando più tempo del previsto. Un portavoce del regolatore ha dichiarato che ogni caso va valutato a sé stante, per cui le tempistiche potrebbero variare. L'IPO avrà anche bisogno del disco verde delle autorità di regolamentazione cinesi, in particolare della China Securities Regulatory Commission (CSRC).
Inizialmente Shein aveva intenzione di quotarsi a Wall Street, ma i legislatori statunitensi hanno respinto l'offerta sulle preoccupazioni inerenti a presunte pratiche lavorative scorrette e contenziosi legali con le aziende concorrenti. Così, l'azienda fondata dall'imprenditore cinese Sky Xu ha deciso di virare su Londra.
Questo in un periodo in cui la Borsa britannica sta vivendo un certo declino per via dell'esodo di diverse aziende infastidite da una regolamentazione sempre più severa. In tale contesto, il governo britannico ha esercitato pressioni affinché fossero riviste le regole di quotazione in modo da rendere il mercato più attraente per le nuove aziende che vogliono quotarsi.