Huawei Technologies cerca di divincolarsi dalla morsa delle sanzioni USA lanciando l'ultima versione del sistema operativo mobile HarmonyOS 4 e un assistente basato sull'intelligenza artificiale. L'obiettivo dell'azienda è quello di riguadagnare posizioni nel business degli smartphone, azzoppato proprio dai provvedimenti del governo americano messi in campo nel 2019.
Quell'anno le autorità USA hanno vietato la vendita a Huawei di tecnologie chiavi come i chip e il software 5G da parte delle aziende americane. Queste restrizioni hanno in pratica impedito che l'azienda cinese potesse espandersi al di fuori del proprio territorio. Da allora Huawei ha cercato di risalire la china, concentrandosi sui mercati cinesi. Proprio nel 2019 l'azienda ha lanciato il sistema operativo HarmonyOS, in sostituzione di Android, con diversi aggiornamenti che ha sviluppato negli anni.
Nell'ultimo periodo si sono visti evidenti segnali di crescita, con la quota di mercato in Cina da parte del colosso di Shenzhen balzata al 13% nel secondo trimestre 2023, dal 7,3% dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel contempo, le spedizioni di smartphone sono salite del 76% anno su anno.
Huawei: Apple si deve preoccupare?
La strategia di Huawei è quella di sfidare Apple sul suo terreno, ossia il segmento premium degli smartphone, che in Cina riguarda i telefoni con prezzo superiore a 600 dollari. In questo contesto, la quota di mercato di Huawei è passata dal 6,7% del secondo trimestre 2022 al 18,4% del trimestre di giugno 2023. "Gli smartphone Huawei hanno conquistato il secondo posto nel segmento di fascia alta. Quindi stiamo tornando", ha affermato Yu Chengdong, Amministratore delegato delle divisioni consumer business e intelligent automotive solution di Huawei. Tra l'altro, l'azienda prevede di
rientrare nel mercato del 5G verso la fine di quest'anno, sebbene sia stata esclusa dai chip stranieri critici.
"Ha perfettamente senso per Huawei concentrarsi sul segmento premium. Huawei potrebbe anche sfruttare il suo marchio premium in Cina, che altri fornitori cinesi stavano ancora cercando di ottenere", ha detto Will Wong, analista di ricerca presso IDC. "Inoltre, i prodotti premium potrebbero potenzialmente generare entrate e redditività più favorevoli", ha aggiunto.
Apple intanto ha presentato una trimestrale deludente, registrando il suo terzo trimestre consecutivo di vendite in calo a causa di una contrazione a livello settoriale che ha indebolito la domanda di telefoni. Tuttavia, il colosso di Cupertino ha aumentato in maniera sorprendente i ricavi in Cina dell'8%. L'Amministratore delegato Tim Cook ha affermato che gli utenti nel più grande mercato mobile del mondo stanno abbandonando le alternative Android dai suoi più grandi rivali, che includono Xiaomi Corp. e proprio Huawei Technologies Co.
Huawei: una strada ancora in salita
La forza di Apple rappresenta sempre un ostacolo per Huawei, ma non è l'unico. La strategia dell'azienda cinese di "ringiovanire" gli smartphone è confinata alla Cina, che, in base ai dati rilasciati da IDC, ha costituito l'89% delle spedizioni nel secondo trimestre.
Questo è successo in quanto Huawei non ha ancora il 5G e il sistema operativo HarmonyOS è privo di app chiave come Google che gli utenti al di fuori di Pechino utilizzano. "Non è un compito facile recuperare terreno all'estero. Sarà necessario tempo prima che Huawei riporti indietro gli utenti", ha affermato Wong.