Le
azioni General Motors volano nel pre-market di Wall Street con un balzo fino al 9% dopo che la casa automobilistica ha
ripristinato la guidance sugli utili per il 2023 e ha annunciato un
ricco programma di remunerazione per gli azionisti.
"GM realizzerà profitti molto forti nel 2023 grazie a un eccezionale portafoglio di veicoli che i clienti amano e alla nostra disciplina operativa", ha dichiarato Mary Barra, Presidente e Amministratore delegato della società. "Stiamo finalizzando un budget per il 2024 che compenserà completamente i costi incrementali dei nostri nuovi contratti di lavoro e il piano a lungo termine che stiamo eseguendo include la riduzione dell'intensità di capitale dell'attività, lo sviluppo di prodotti in modo ancora più efficiente e l'ulteriore riduzione dei nostri costi fissi e variabili".
Alla luce di "questo chiaro percorso da seguire e il nostro solido bilancio, restituiremo un capitale significativo agli azionisti", ha aggiunto.
General Motors: il ripristino della guidance
Andiamo con ordine. Quest'anno General Motors ha alzato per due volte la guidance sugli utili per l'intero 2023, ma nel terzo trimestre le interruzioni del lavoro hanno frenato la produzione spingendo la società a ritirare le prospettive precedentemente annunciate.
Con il ripristino, l'utile netto attribuibile agli azionisti previsto si piazza nell'intervallo 9,1-9,7 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 9,3-10,7 miliardi di dollari. Mentre l'EBIT rettificato risulta di 11,7-12,7 miliardi di dollari, rispetto a una precedente fascia di 12-14 miliardi di dollari. GM ha segnalato che lo sciopero di questi mesi attuato dal sindacato UAW a Detroit avrà un impatto sull'EBIT di 1,1 miliardi di dollari. L'effetto complessivo nel 2023 è di 1,3 miliardi di dollari, compresi i salari e i benefit più elevati nell'accordo.
Sulla base dei termini dell'intesa con l'UAW e il sindacato canadese Unifor, i costi aggiuntivi fino al 2028 ammonteranno a 9,3 miliardi di dollari e si traducono in circa 575 dollari per veicolo. Gli utili per azione (EPS) stimati per l'intero anno si attestano nell'intervallo 6,52-7,02 dollari, rispetto a una precedente proiezione di 6,54-7,54 dollari.
Sotto il profilo finanziario, General Motors prevede che la liquidità netta derivante dalle attività operative si attesti a 19,5-21 miliardi di dollari, rispetto a 17,4-20,4 miliardi di dollari precedentemente stimati. Il free cash flow rettificato viaggerà tra 10,5 e 11,5 miliardi di dollari, in confronto alla precedente previsione di 7-9 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda gli investimenti, il colosso automobilistico con sede a Detroit stima una spesa in conto capitale di 11-11,5 miliardi di dollari, a fronte di un precedente intervallo di 11-12 miliardi di dollari. A inizio anno GM aveva affermato di voler programmare un taglio di costi fissi per 2 miliardi di dollari entro la fine del 2024. A ciò si è aggiunto un piano a luglio di ridurre le spese per un altro miliardo di dollari. In particolare, l'azienda ha detto che taglierà i costi di Cruise - unità di auto a guida autonoma - a seguito della sospensione di tutti i test negli Stati Uniti dopo che un incidente in California il mese scorso aveva indotto le autorità di regolamentazione nello Stato a vietare l'uso dei veicoli.
Dividendi e buyback
Secondo il programma di riacquisto di azioni proprie, General Motors anticiperà un totale di 10 miliardi di dollari alle banche esecutrici (Bank of America, Goldman Sachs, Barclays e Citibank) e riceverà immediatamente 6,8 miliardi di dollari di azioni ordinarie. Prima di tale programma, la società aveva circa 1,37 miliardi di azioni ordinarie in circolazione.
Il numero totale di azioni riacquistate sarà determinato sulla base della media dei prezzi giornalieri ponderati per il volume delle azioni ordinarie durante il periodo di validità del piano, che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2024. La società avrà anche 1,4 miliardi di dollari fuori programma che potrebbero essere utilizzati per il riacquisto delle azioni. Il dividendo verrà aumentato del 33%, da 9 a 12 centesimi a partire dal 2024.