Fincantieri ha firmato un contratto da 250 milioni di euro con Edda Wind, società di servizi per l’eolico offshore con sede a Haugesund, Norvegia, per la costruzione di quattro navi. Le prime due saranno in consegna nel primo trimestre del 2025, la terza nel secondo trimestre dello stesso anno, mentre l'ultima dovrebbe cadere nel primo trimestre del 2026. Inoltre, vi è anche l'opzione per altri quattro Commission Service Operation Vessels (CSOV), con la consegna prevista sempre nel 2025 e nel 2026. La commessa vale circa il 4% della raccolta ordini totale di Fincantieri e il 30% relativamente alla divisione offshore nel 2023.
Le quattro navi per Edda Wind arricchiscono il portafoglio di Fincantieri, che consta già di undici CSOV e due navi posacavi. "Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato, che intercetta numerose direttrici del nostro sviluppo. Ribadisce la valenza del settore eolico offshore come terzo caposaldo del nostro core business, accanto a crocieristica e Difesa, aggiungendo al nostro portafoglio un nuovo e ambizioso cliente", ha dichiarato l'amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero.
Il CEO mette anche in risalto la posizione dell'azienda dal punto di vista tecnologico nel mercato di riferimento. "L'ordine conferma il ruolo di Fincantieri come partner di riferimento tecnologico per le società che intendono rafforzare la propria flotta con prodotti all'avanguardia. Un duplice riconoscimento da parte del mercato, che rispecchia l'identità industriale che il nostro gruppo intende affermare con determinazione", ha aggiunto.
Fincantieri: no all'aumento di capitale
Fincantieri non ricorrerà all'aumento di capitale. Folgiero ha rimarcato che nel piano finanziario, che sarà presentato martedì 7 marzo insieme ai conti del 2022, verranno prese alcune misure per il rafforzamento finanziario della società. Tuttavia, non sarà fatto ricorso a una ricapitalizzazione. Quest'ultima "potrebbe divenire utile in caso di eventuali acquisizioni", ha sottolineato il CEO.
Il top manager ha sottolineato il fatto che
la domanda di navi nel settore militare sta crescendo, per effetto dell'intensificazione degli investimenti europei mirati al rafforzamento della difesa. In tale contesto, Folgiero ritiene fondamentale la collaborazione commerciale con il gigante dell'aviazione militare e della sicurezza
Leonardo. Inoltre, il cinquantenne romano assicura che Fincantieri Infrastructure non verrà venduta, perseguendo l'obiettivo di "rafforzare la squadra per eseguire al meglio le commesse già in backlog".
Infine, Folgiero ha posto l'attenzione sul tema delle emissioni di CO2, evidenziando come le nuove navi da crociera incorporino soluzioni per ridurre del 33% le emissioni nette, con un calo previsto del 55% mediante il passaggio alle navi a propulsione LNG che saranno consegnate a partire dall'anno prossimo.
Fincantieri: le azioni in Borsa
Oggi a Piazza Affari le azioni Fincantieri salgono del 2,55% a 0,6245 euro, dopo che in mattinata il titolo è balzato oltre il 5%. Stando all'ultima chiusura ufficiale, da inizio anno le quotazioni hanno registrato un +14,79%.
Dagli analisti arriva una raccomandazione "neutral" sulle azioni: Equita Sim fissa un obiettivo di prezzo a 0,49 euro mentre Banca Akros stima un prezzo di 0,50 euro, sebbene ritenga che il nuovo contratto con Edda Wind sia una buona notizia per il titolo, confermando quanto il settore offshore possa essere un motore positivo per l'azienda.