ENI ha firmato un accordo con KKR che permetterà alla società americana di acquisire il 25% di Enilive. L'importo dell'investimento sarà di 2,94 miliardi di euro, di cui 2,44 miliardi tramite acquisto di azioni Enilive da ENI e 500 milioni attraverso un aumento di capitale sottoscritto da KKR. L'accordo valorizza il 100% di Enilive 11,75 miliardi di euro e prevede che, prima del completamento della transazione, il colosso energetico italiano effettui un aumento di capitale di 500 milioni di euro in modo da azzerare la posizione finanziaria netta.
Il gestore americano realizzerà l'investimento attraverso Global Infrastructure Strategy, il veicolo dedicato agli investimenti infrastrutturali dell'azienda. KKR investe con regolarità in Italia dal 2005 e recentemente ha completato l'acquisizione della rete fissa di
Telecom Italia e la sua integrazione in FiberCop. Deutsche Bank e UniCredit hanno agito come advisor finanziari di KKR, mentre Kirkland & Ellis e Gianni & Origoni hanno operato come consulenti per gli aspetti legali. Il closing è subordinato alle consuete autorizzazioni richieste dalla legge.
ENI: cosa significa l'accordo con KKR per Enilive
Enilive è una società costituita a gennaio di quest'anno e controllata interamente da ENI attiva nella fornitura di servizi integrati e prodotti decarbonizzati per la trasformazione energetica della mobilità. Tutto ciò si concretizza nelle Enilive Station che dispongono di colonnine di ricarica per auto elettriche, impianti a idrogeno, carburanti tradizionali e prodotti come biometano, HVO e bio-GPL per veicoli alimentati da materie prime rinnovabili.
Secondo quanto si legge nel comunicato di ENI, l'accordo con KKR mette insieme la capacità del soggetto italiano di sviluppare business energetici ad alta crescita e l'esperienza della società di investimento americana nell'impiego del denaro per progetti a lungo termine sia nel settore dell'energia che in quello delle infrastrutture. In questo ambito, si dà un contributo importante alla crescita di Enilive. Tra l'altro, per ENI questo è un passaggio importante per ridurre la sua posizione finanziaria netta, avendo comunque la garanzia di mantenere il controllo di Enilive. Attraverso l'operazione con KKR, inoltre, l'azienda guidata da Claudio Descalzi crea le condizioni per lo sviluppo di un business ad alto potenziale accedendo a nuovi pool di capitale. Infine, Enilive ha modo di confermare l'efficacia del modello integrato distintivo e di rafforzare la propria struttura finanziaria.
"Questo accordo segna un ulteriore passo significativo nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica. Enilive, insieme a Plenitude, è al centro del nostro impegno per fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni derivanti dall'uso finale dei nostri prodotti", ha commentato l'Amministratore delegato. "Entrambe le società hanno suscitato un notevole interesse da parte dei principali partner internazionali e hanno raggiunto valutazioni di mercato elevate, il che indica che il nostro approccio alla transizione energetica è apprezzato. Crediamo che la strada giusta per affrontare con successo la transizione passi attraverso la creazione di imprese a basse o zero emissioni di carbonio, che rispondano a una domanda reale ed esistente di prodotti energetici e che crescano in modo indipendente grazie al successo dei loro modelli di business e dei loro prodotti". Con il supporto di KKR, "Enilive è pronta a capitalizzare i suoi ambiziosi piani di crescita e continuare a fornire soluzioni di transizione energetica reali e scalabili", ha puntualizzato il top manager.
In una nota Alberto Signori, partner del team European Infrastructure di KKR, si è detto "lieto della collaborazione strategica con ENI attraverso l'investimento in Enilive", aggiungendo l'impegno a "sostenere l'azienda che offre servizi alla mobilità "nell'accelerare il proprio impatto nella decarbonizzazione dei trasporti e ad espandersi a livello internazionale".
A circa un'ora dall'avvio delle contrattazioni a Piazza Affari, le
azioni Eni segnano un rialzo dell'1,1% a 14,338 euro.