Grazie allo split azionario, le azioni NVIDIA potrebbero entrare a far parte del Dow Jones Industrial Average. In occasione dell'ultima trimestrale pubblicata il 22 maggio, il colosso dei chip americano ha deciso di frazionare le sue azioni con un rapporto 10:1 a partire dal 10 giugno. Il titolo, infatti, ieri ha aperto a 120,45 dollari, rispetto a un prezzo di 1.208,90 dollari della chiusura della scorsa settimana. Un prezzo più basso quindi potrebbe aprire le porte all'ingresso di NVIDIA nel Dow, con la società di Santa Clara che si unirebbe ad altre Big Tech come
Apple e
Amazon, entrate a febbraio di quest'anno.
I criteri per essere inclusi nel più antico tra i principali indici della Borsa americana (in assoluto è il secondo più antico, dopo il Dow Jones Transportation Average) sono molto diversi rispetto a quelli che caratterizzano l'S&P 500 o il Nasdaq Composite. Mentre questi ultimi hanno come criterio di riferimento la capitalizzazione di una società, il Dow Jones è ponderato in base al prezzo delle azioni. Il valore dell'indice è calcolato come sommatoria dei prezzi dei titoli divisa per un fattore che attualmente è di circa 0,152, ma che varia quando una delle componenti del benchmark effettua un frazionamento azionario. In sostanza, il Dow Jones non gradisce al suo interno società le cui azioni hanno prezzi troppo elevati o troppo bassi, che con il loro peso possono alterare il prezzo dell'indice.
Se NVIDIA dovesse entrare, chi potrebbe sostituire? Secondo Ben Laidler, strategist dei mercati globali presso il broker eToro, un titolo a rischio di uscita è Intel, che ha la minore ponderazione tra i 30 componenti del Dow Jones.
Azioni NVIDIA: ecco cosa significa far parte dell'indice
Molte aziende aspirano a entrare nell'indice americano fondato nel 1896 e per NVIDIA dovrebbe essere lo stesso. I motivi sono diversi.
Innanzitutto la visibilità. Per quanto NVIDIA sia arci-conosciuta, far parte del Dow Jones nobilita ulteriormente la società e potrebbe essere una fonte di attrazione per molti altri investitori.
In secondo luogo, il Dow è l'indice più seguito dagli investitori retail, a differenza dell'S&P 500 maggiormente appannaggio degli istituzionali. Questo ha un certo significato, perché il rally spaventoso delle azioni NVIDIA - aumentate di valore di circa una volta e mezza da inizio anno - potrebbe essere miele per i piccoli investitori alla luce di un prezzo più basso con il frazionamento.
Tuttavia, secondo gli strategist di Goldman Sachs, la maggior parte delle divisioni azionarie recenti non si è tradotta in un aumento significativo dell'attività di trading al dettaglio. Le eccezioni sono state Amazon dopo lo split del 2022 e la stessa NVIDIA dopo il frazionamento del 2021. Inoltre, "gli investitori di solito assegnano valutazioni più elevate ai titoli liquidi a causa dei loro bassi costi di negoziazione e della loro flessibilità in una varietà di ambienti di mercato", hanno affermato gli esperti.
Infine, molti investitori che comprano l'indice automaticamente acquistano le azioni NVIDIA. Di conseguenza, nel tempo il titolo potrebbe salire di valore, a parità di condizioni, su una maggiore domanda del mercato.
Dow Jones: ecco i componenti attuali
Solitamente la S&P Dow Jones Indices, che gestisce il Dow Jones Industrial Average, non commenta in anticipo circa eventuali aggiunte o eliminazioni dalla lista dei 30. L'ultima modifica è avvenuta a febbraio con l'inclusione di Apple e Amazon. Da allora ecco quali sono i componenti dell'indice, con il peso specifico all'interno dello stesso.
Società
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Data di aggiunta
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Peso nell'indice
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3M
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09/08/1976
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1,54%
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American Express
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30/08/1982
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3,64%
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Amgen
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31/08/2020
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4,80%
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Amazon
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26/02/2024
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2,93%
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Apple
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19/03/2015
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3,04%
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Boeing
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12/03/1987
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3,36%
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Caterpillar
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06/05/1991
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5,45%
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Chevron
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19/02/2008
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2,59%
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Cisco
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08/06/2009
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0,81%
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Coca-Cola
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12/03/1987
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1,02%
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Disney
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06/05/1991
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1,81%
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Dow
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06/05/1991
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0,94%
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Goldman Sachs
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02/04/2019
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6,54%
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Home Depot
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01/11/1999
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6,23%
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Honeywell
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31/08/2020
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3,34%
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IBM
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29/06/1979
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3,09%
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Intel
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01/11/1999
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0,72%
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Johnson & Johnson
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17/03/1997
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2,70%
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JPMorgan Chase
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06/05/1991
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3,07%
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McDonald's
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30/10/1985
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4,98%
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Merck
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29/06/1979
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2,16%
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Microsoft
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01/11/1999
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6,83%
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Nike
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20/09/2013
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1,75%
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Procter & Gamble
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26/05/1932
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2,69%
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Salesforce
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31/08/2020
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5,04%
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Travelers
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08/06/2009
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3,69%
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UnitedHealth Group
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24/09/2012
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8,81%
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Verizon
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08/04/2004
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0,67%
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Visa
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20/09/2013
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4,76%
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Walmart
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17/03/1997
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1,00%
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