I risultati economici di ByteDance del 2023 hanno battuto quelli di Tencent in termini di crescita dei ricavi e dei profitti per la prima volta nella storia. Secondo quanto riportato dai ben informati, l'EBITDA sarebbe risultato di circa 40 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno, segnando un incremento del 60% rispetto ai 25 miliardi di dollari del 2022, mentre le entrate sarebbero passate nello stesso periodo da 80 a 120 miliardi di dollari. ByteDance non è una società quotata, pertanto non è obbligata a diffondere i dati della sua attività.
Le straordinarie performance del proprietario di TikTok e Douyin dimostrano come la società si sia consolidata come leader tecnologico all'avanguardia in Cina, insieme ai giganti Tencent e Alibaba. Soprattutto hanno mostrato come l'azienda sia stata straordinariamente resiliente anche di fronte al rallentamento economico del Paese.
ByteDance: le prospettive
I risultati strabilianti di
ByteDance dello scorso anno, però, non hanno impedito alla società di mettere in campo alcuni importanti cambiamenti. Ad esempio, l'azienda ha
rivisto la gestione delle sue operazioni nel mercato locale, mentre Kelly Zhang si è dimessa dal ruolo di Amministratore delegato. Negli ultimi mesi, inoltre, ha
tagliato centinaia di posti di lavoro nelle unità del gaming e dei software aziendali, cercando di recuperare il ritardo sull'
intelligenza artificiale costruendo un proprio chatbot. Nel frattempo, la piattaforma Douyin sta gradualmente aggiungendo funzionalità per quanto riguarda la consegna di cibo a domicilio (entrando in concorrenza con Alibaba e Meituan).
L'aspetto più spinoso riguarda TikTok, la punta di diamante del gruppo. ByteDance ha accolto il successo di TikTok Shop negli Stati Uniti e nel sud-est asiatico incrementando le entrate. Il problema è che proprio uno dei social più popolari del mondo rischia di trasformarsi in una miccia esplosiva nei rapporti tra USA e Cina. Lo scorso mese, la Camera dei Rappresentanti americana ha approvato un disegno di legge per bannare il social negli States, salvo che ByteDance non decida di vendere il suo gioiello. Ancora manca il via libera del Senato, che non è poi così scontato, ma nello scenario più sfavorevole per la società con sede a Pechino sarebbe un bel dilemma.
Il social da solo vale circa 150 miliardi di dollari, ma perdere TikTok per il gruppo significherebbe
rinunciare a una miniera d'oro. Tuttavia, tenerlo sotto la sua ala protettice vorrebbe dire svuotarlo di una componente essenziale che ne ha decretato il successo, ovvero il pubblico americano. Le elezioni USA che si terranno a novembre potrebbe complicare il caso, piuttosto che risolverlo. In particolare se il vincitore dovesse essere
Donald Trump, che per primo si è accanito sul social con un ordine esecutivo per il ban nel 2020, mai entrato in vigore a causa dell'impugnazione presso la Corte federale.
La quotazione in Borsa
Un debutto di ByteDance sul mercato azionario, di cui si discute da tanto tempo, sarebbe probabilmente un evento storico, con gli investitori che entrerebbero in fibrillazione per un'eventualità del genere. La morsa degli Stati Uniti però sta tenendo lontana la società dal compiere un passo di questa portata.
Se ByteDance si trovasse costretta a vendere TikTok, difficilmente potrebbe ricevere consenso dal mercato rispetto a quello che otterrebbe con tutti gli effettivi in campo. Allo stesso modo, quotarsi in questo momento con il clima di tensione e di incertezza che si respira potrebbe non trovare il sostegno di molti investitori, che rimarrebbero alla finestra aspettando l'evoluzione degli eventi.
Ad oggi, ByteDance ha una valutazione di 268 miliardi di dollari, dopo un riacquisto di azioni fino a 5 miliardi di dollari effettuato a dicembre. Tale cifra è più bassa rispetto al massimo importo di 400 miliardi di dollari risultante da contrattazioni private in passato.