Big tech: ecco chi ha vinto e chi ha perso a Wall Street a ottobre | Investire.biz

Big tech: ecco chi ha vinto e chi ha perso a Wall Street a ottobre

02 nov 2023 - 07:00

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Alle prese con le trimestrali e con gli alti rendimenti, le grandi aziende tecnologiche americane sono state osservati speciali nel mese di ottobre. Ecco com'è andata

Se il mese di settembre, in linea con le serie storiche, è stato difficile per Wall Street, quello di ottobre non ha evidenziato grandi miglioramenti. Dopo il -4,87% di settembre, l'indice S&P 500 nel mese che si è da poco concluso ha lasciato sul campo il 2,20%. Il Nasdaq a ottobre è caduto di 2,78 punti percentuali, dopo un crollo del 5,81% nel mese precedente. Questi dati dimostrano che il sentiment degli investitori è ancora negativo, perché gli alti rendimenti fanno presagire una recessione con il peggioramento delle condizioni economiche.
 
A essere particolarmente sotto i riflettori sono le grandi aziende tecnologiche, che per tutto l'anno sono risultate i grandi protagonisti dei rialzi alla Borsa americana. Ciò è avvenuto grazie in gran parte all'apporto delle aspettative che la Federal Reserve terminasse la serie di rialzi dei tassi d'interesse e al boom dell'intelligenza artificiale.
 
Ora, però, gli investitori sono preoccupati per due motivi: il primo è che i rendimenti potrebbero rimanere elevati per un lungo periodo e il secondo riguarda gli utili in chiaroscuro delle trimestrali che fanno pensare a delle prospettive per il futuro non troppo brillanti.
 
In questo contesto, ci sono state a ottobre aziende tra le big tech che hanno avuto la meglio, in virtù di conti del terzo trimestre più convincenti, e società che hanno pagato lo scotto del rallentamento della crescita. Vediamo di seguito chi sono stati i vincitori e i perdenti nel mese trascorso, sulla base dell'andamento in Borsa delle azioni.
 
 

Chi ha vinto

Il club dei vincenti ha avuto sicuramente come protagonista Netflix, che ha registrato un balzo del 9% della sua capitalizzazione a circa 182 miliardi di dollari. L'ultima trimestrale è stata contrassegnata da una crescita degli abbonati di 9 milioni di unità, ben oltre aspettative fissate a 6 milioni. Ciò ha messo le basi per una crescita importante del colosso dello streaming in termini di ricavi e profitti dalla pubblicità, invertendo una situazione che cominciava a destare preoccupazioni nel post-pandemia, in cui si è registrato il primo calo di abbonati dopo 10 anni.
 
Microsoft è stato un altro vincente, con il titolo che dal 1° al 31 ottobre è salito del 7,1%, per una capitalizzazione di 2.500 miliardi di dollari. Tutti i segmenti del business sono cresciuti in maniera robusta nel terzo trimestre grazie alle ottime performance del cloud e dei PC. Il grande motore di tale crescita è rappresentato dall'intelligenza artificiale, che ha attirato molte aziende e che vede oggi il gigante di Redmond in prima linea nel settore. 
 
Amazon figura anche nella lista dei virtuosi, con le azioni salite del 4,7% a ottobre, per un valore di mercato di 1.390 miliardi di dollari. C'era molta preoccupazione per il cloud computing nell'ultima trimestrale, in quanto si temeva che l'attività potesse rallentare dopo la trimestrale negativa di Alphabet sotto questo aspetto. Invece il business di Amazon Web Services si è mostrato resiliente, mentre il gruppo di Seattle ha tenuto alta la crescita nell'attività principale costituita dall'e-commerce e nella divisione della pubblicità.
 
 

Chi ha perso

Il principale sconfitto è stato senza dubbio Tesla. Il colosso delle auto elettriche è crollato di quasi il 20% a Wall Street il mese scorso, per un market cap di 638 miliardi di dollari. La metà della discesa si è consumata in un giorno, quando la società di Austin ha presentato una trimestrale accolta negativamente per via del calo sostanziale dei margini di profitto. Ciò è stato frutto della riduzione dei prezzi dei veicoli, non compensata da altrettanti cali dei costi di produzione per come si aspettava l'azienda. A questo si è aggiunto un rallentamento delle consegne.
 
Il secondo perdente è risultato Nvidia, che ha riportato un calo delle azioni del 6,3% e di una capitalizzazione a 1,01 miliardi di dollari. Da un lato il ritracciamento è comprensibile, dopo un rally straripante da inizio anno che aveva condotto il titolo in Borsa a più che triplicare il suo valore. Tuttavia, gli investitori sono in ansia in quanto le restrizioni del governo USA riguardo le esportazioni dei chip di fascia alta alle aziende cinesi potrebbe cancellare fino a 5 miliardi di dollari di ordini.
 
La terza grande vittima di ottobre è Alphabet, il cui valore di mercato è sceso di quasi il 6% a 1.560 miliardi di dollari. Gli investitori hanno venduto a mani basse le azioni dopo la trimestrale presentata il 24 ottobre, che ha riportato la crescita più lenta del cloud negli ultimi 11 trimestri. Nella seduta successiva il titolo in Borsa ha sostenuto una perdita record di quasi il 10%. 
 

Neutrali

In posizione neutrale Meta Platforms e Apple, le cui quotazioni hanno stazionato vicino alla parità. Il social network ha esposto conti trimestrali eccellenti, con la crescita dei ricavi più rapida dal 2021. Ciò però non ha avuto grande impatto in Borsa, perché gli investitori hanno poco gradito le preoccupazioni espresse dall'azienda circa l'imprevedibilità della guerra in Medio Oriente. Per quanto riguarda il gigante di Cupertino, l'attesa è tutta per questa sera, quando verrà rilasciata la trimestrale. 
 
 
 

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