Quando i farmaci anti-obesità di Novo Nordisk ed Eli Lilly hanno fatto irruzione nel mercato dei prodotti per la perdita di peso, Big Food ha cominciato a tremare. L'industria alimentare temeva che la riduzione dell'appetito causata da questi farmaci innescasse un crollo della domanda dei prodotti legati al cibo e quindi delle vendite per le aziende.
I medici infatti consigliano ai pazienti in terapia di nutrirsi di alimenti a più alto contenuto proteico e basso contenuto di grassi in modo da assicurarsi di assumere cibo a sufficienza ma con un numero di calorie più limitato. I farmaci anti-obesità hanno come principio attivo il GLP-1, un ormone prodotto dall'intestino che stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione di glucagone da parte del pancreas. Questo però può causare qualche problema di stomaco che porta a eliminare i cibi più densi e pesanti prodotti da molte grandi aziende della distribuzione alimentare.
Insomma, il successo di Novo Nordisk ed Eli Lilly ha rappresentato un incubo per le grandi aziende del settore. Ora, però, Big Food, è riuscita a capovolgere la situazione, portandola a suo vantaggio. Come? Modellando i suoi prodotti per costruire delle opportunità di business.
Big Food: come i farmaci anti-obesità sono diventati un alleato
Non è la prima volta che le grandi aziende alimentari riescono a trarre profitto da una situazione inizialmente negativa. Anche questa volta, con i farmaci per la perdita di peso, sono riuscite a trasformare una minaccia in opportunità.
Il colosso svizzero Nestlé ha lanciato una serie di prodotti surgelati rivolti in modo specifico a coloro che assumono il GLP-1. In sostanza, vende pasti a porzioni controllate che prendono il nome di Vital Pursuit, ricche di proteine, fibre, calcio, ferro e vitamina A. Tra le offerte vi sono la pizza ai peperoni in crosta di cavolfiore e sandwich di fajita di pollo. Questi prodotti ora sono disponibili anche negli Stati Uniti.
L'azienda americana Conagra Brands sta vendendo pasti preconfezionati Healthy Choice e Marie Callender in porzioni singole, evidenziando attributi come il contenuto proteico. Secondo Megan Bullock, direttore della scienza predittiva dell'azienda, i pasti surgelati individuali incentrati sulla salute "si vendono meglio nelle famiglie in cui vi sono persone che assumono GLP-1". Mentre Bob Nolan, vicepresidente senior della scienza della domanda presso Conagra, ha riferito che evidenziare nella confezione il contenuto proteico e altre informazioni nutrizionali aiuterà molto i consumatori".
Un'altra azienda che prova a sfruttare la situazione a proprio favore è la società americana specializzata nelle zuppe Campbell Soup. Il suo Amministratore delegato Mark Clouse ha affermato che le zuppe e gli snack dell'azienda che gestisce sono "estremamente ben posizionati per gli utenti di GLP-1". Questo perché gli alimenti sono facilmente digeribili e ricchi di sostanze nutritive. Non solo le zuppe sono ideali per i pazienti che assumono l'ormone della perdita di peso, ma anche altri prodotti offerti dall'azienda come il succo di verdura V8, le tazze da minestra sorseggiabili e i brodi, ha precisato Clouse.
In prima linea si trova anche la multinazionale francese Danone. Il CEO Antoine de Saint-Affrique ha detto che i GLP-1 sono una buona notizia per l'azienda, perché lo yogurt venduto viene percepito come un alimento salutare per l'intestino, anch'esso facilmente digeribile e ricco di proteine.