Lo yen debole ha creato le condizioni per le banche giapponesi per aumentare i profitti. Gli istituti di credito che hanno attuato una politica di espansione all'estero hanno registrato, una volta che il denaro è tornato in patria, utili in aumento in termini di yen. Negli ultimi due anni, la valuta giapponese ha perso circa un quarto del suo valore rispetto al dollaro USA e questo si è riflesso nei guadagni delle banche.
In prospettiva, il cambiamento di politica monetaria in senso più restrittivo da parte della
Bank of Japan potrebbe portare a un rafforzamento dello yen e quindi alla fine dei vantaggi sotto questo aspetto per le aziende di credito che operano all'estero. Tutto ciò però potrebbe venire compensato da una
maggiore redditività da interessi netti con tassi più alti, dal momento che le banche tendono a trasferire i rialzi dei tassi sui prestiti e mutui concessi a famiglie e imprese con maggiore celerità rispetto a quanto fanno con i depositi dei clienti.
Le banche giapponesi tra dividendi e buyback
Nel primo semestre del 2023, le maggiori banche giapponesi hanno realizzato profitti record e questo le ha portate ad aumentare i rendimenti degli azionisti attraverso i piani di buyback e un aumento dei dividendi.
Mitsubishi UFJ Financial Group ieri ha annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie da 2,6 miliardi di dollari, pari al 3,3% delle sue azioni in circolazione, per un controvalore complessivo di 400 miliardi di yen. Questo è avvenuto a seguito del rilascio di un utile triplicato nel secondo trimestre fiscale a 368,9 miliardi di yen. Già nei primi sei mesi dell'anno, l'istituto finanziario ha realizzato il 71% del suo obiettivo di reddito netto annuale di 1.300 miliardi di yen. Questo, per effetto di commissioni più alte e del reddito da trading, ha permesso nel periodo di raggiungere un record storico di profitti. Mitsubishi UFJ Financial Group ha però evitato di alzare la guidance in quanto avverte il rischio di un'inversione a causa del possibile rafforzamento dello yen. Quest'anno le azioni del gruppo bancario sono cresciute del 44,4% alla Borsa di Tokyo.
Sumitomo Mitsui Financial Group prevede di riacquistare azioni per 989 milioni di dollari, a seguito di previsioni più alte dei profitti netti per l'intero 2023 (a 920 miliardi di yen, da 820 miliardi di yen). Ciò è frutto di guadagni cresciuti del 2% su base annua a 278,5 miliardi di yen nel trimestre di settembre. Sumitomo Mitsui ha beneficiato di un rimbalzo della sua unità di intermediazione, SMBC Nikko Securities Inc., nonché di un aumento dei proventi da prestiti in patria e all'estero. Dall'inizio del 2023 il titolo in Borsa ha evidenziato un balzo del 35,1%.
Mizuho Financial Group ha alzato invece la guidance su guadagni e dividendi, grazie a utili del primo trimestre sostenuti dall'investment banking, dal trading e dallo yen più debole. Tuttavia, la banca si è astenuta dall'annunciare un programma di buyback. Le azioni Mizuho Financial Group sono aumentate di 37,6 punti percentuali dal 1° gennaio 2023.