Le
azioni Wells Fargo sono in rialzo di quasi 3 punti percentuali nelle contrattazioni pre-market di Wall Street dopo la notizia che
la Federal Reserve ha revocato il limite normativo alla banca imposto nel 2018 sui suoi asset. La Banca centrale americana ha comunicato che Wells Fargo non dovrà più operare con un
tetto massimo di 1.950 miliardi di dollari stabilito sette anni fa a seguito dello scandalo sulle pratiche di vendita che hanno coinvolto l'azienda di credito.
L'Amministratore delegato Charlie Sharf ha commentato la mossa definendola "una pietra miliare fondamentale" e aggiungendo che oggi Wells Fargo è "un'azienda diversa e molto più forte grazie al lavoro svolto". Il top manager ha anche annunciato che per brindare all'importante risultato conseguito, tutti i dipendenti bancari a tempo pieno riceveranno un bonus di 2.000 dollari ciascuno.
Wells Fargo: cosa è successo nel 2018
Nel 2018 la Fed ha praticamente impedito a Wells Fargo di crescere per affrontare le carenze diffuse. Di cosa si tratta? La banca ha macchiato la sua reputazione con pratiche commerciali vietate. In particolare, i dipendenti hanno aperto milioni di conti non autorizzati per i clienti. Nel 2016 l'istituto ha anche addebitato commissioni ipotecarie non necessarie e costretto i possessori di auto ad acquistare un'assicurazione di cui non avevano bisogno. Il personale ha adottato queste pratiche per raggiungere gli obiettivi di vendita.
Nel contempo, però, sono fioccate le sanzioni miliardarie e le cause legali da parte di clienti e azionisti. La Fed è intervenuta con un'azione senza precedenti, soprattutto se si considera che Wells Fargo è il quarto istituto di credito più grande d'America.
Il cambiamento è arrivato nel 2019, quando Sharf è stato nominato Ceo della banca dopo l'estromissione di Tim Sloan e John Stumpf. In precedenza, Sharf aveva gestito The Bank of New York Mellon e Visa, godendo della stima incondizionata dell'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon. "Sharf è un leader di prima classe", aveva detto Dimon.
Una volta al timone, il top manager ha radicalmente modificato la leadership di Wells Fargo, riorganizzato il business, tagliato il personale e soprattutto rafforzato i processi per gestire e controllare i rischi. "Abbiamo trasformato il team di gestione e il modo in cui gestiamo l'azienda", ha detto Scharf in una dichiarazione. "Siamo entusiasti di continuare ad andare avanti con i piani per aumentare ulteriormente i rendimenti e la crescita in modo deliberato, supportati dai processi e dai cambiamenti culturali che abbiamo apportato".
Azioni Wells Fargo: cosa significa la mossa della Fed
La decisione della Fed potrebbe avere un impatto rilevante sulle attività di Wells Fargo e sulle sue azioni in Borsa. Secondo Brian Mulberry, client portfolio manager di Zacks Investment Management, nel breve termine ci sarà "un aumento significativo del titolo" e si "aprirà la strada a una crescita a lungo termine". Questo perché ora la banca "non deve gestire l'attività con un limite di asset", ha aggiunto.
A giudizio di Stephen Biggar, analista bancario di Argus Research a New York, tutto ciò "segna la fine di un periodo doloroso per Wells Fargo e serve anche a ricordare alle istituzioni finanziarie di essere sicure che gli interessi dei clienti siano sempre allineati con gli obiettivi di crescita".
Mac Sykes, gestore di portafoglio presso Gabelli Funds a New York, vede la rimozione del limite come "una spinta reputazionale che è utile, offre maggiori e diverse opportunità di allocazione del capitale e consente alla banca di far crescere il proprio bilancio".