Il trading delle opzioni relative alle azioni tech a Wall Street è letteralmente esploso in questo 2023. Secondo i dati rilasciati da Cboe Global Markets, in un solo giorno, a inizio febbraio, è stato registrato il più alto livello mai visto di contratti di opzioni call, con oltre 40 milioni di scambi. Si tratta di un livello quasi superiore al volume medio giornaliero combinato di put e call durante il 2022.
Altri dati forniti da Deutsche Bank illustrano come lo spread tra le call e le put tradate sui titoli tecnologici non era così elevato da quasi un anno. JP Morgan ha invece analizzato gli ordini di acquisto rispetto a quelli di vendita nelle negoziazioni con meno di 10 contratti: al 3 febbraio i trader hanno aumentato gli acquisti di opzioni call su singoli titoli al livello più alto da agosto.
Azioni tech: cosa significano i dati sulle opzioni
Questi dati suggeriscono che per le azioni tech è in corso una frenesia che riporta alla memoria quanto succe nel mercato delle opzioni due anni fa con le meme stock. Allora, i trader acquistavano opzioni call con sottostanti GameStop, AMC Entertainment e altri, approfittando dell'enorme volatilità che si era generata sul mercato. "È un po' una ripetizione di ciò che abbiamo visto durante la mania dei meme", ha dichiarato Tobias Hekster, co-chief investment officer di True Partner Capital con sede a Chicago.
Oggi i titoli tecnologici hanno maggiori oscillazioni rispetto alla media, sia perché per loro natura sono più rischiosi, sia perché sono quelli reduci da
maggiori perdite conseguite nel 2022 e per questo passibili di un rimbalzo più sostenuto. Il ritorno di fiamma verso le azioni legate alla crescita è iniziato nell'ultimo trimestre dello scorso anno, quando l'inflazione americana ha cominciato a rallentare, alimentando la possibilità che la
Federal Reserve limitasse le strette sui tassi d'interesse. Quando l'andamento discendente del carovita è stato confermato, gli investitori hanno puntato con decisione su una Banca Centrale USA più accomodante nel 2023.
L'eccitazione è stata tale da trascurare finora qualsiasi messaggio da parte dei funzionari della Fed che riportasse tutti alla ragione. Infatti, da inizio anno
il Nasdaq ha realizzato una performance intorno al 12%, circa il doppio rispetto a quella dell'S&P 500.
Oltre agli investitori che investono sul ritorno dei titoli growth, vi sono coloro che nel 2022 hanno puntato contro i principali indici in quanto preoccupati dal rialzo dei tassi e dall'arrivo di una recessione e quindi ora si affidano alle opzioni call come forma di copertura. "A causa di quel posizionamento più leggero, le persone usano opzioni call a più breve scadenza per proteggersi da un rally", ha dichiarato Stuart Kaiser, responsabile della strategia di trading azionario statunitense di Citigroup.
Un altro aspetto che ha gran voce in questo periodo di frenesia generale è la coincidenza con la stagione degli utili relativi al quarto trimestre 2022, il che fa accrescere la volatilità soprattutto presso il pubblico al dettaglio. "Il coinvolgimento del retail aumenta sempre in corrispondenza delle trimestrali: sono attratti dalla volatilità", ha affermato Layla Royer, senior equity derivatives salesperson di Citadel Securities.
Occorre ricordare che nel mercato delle opzioni, quando la volatilità aumenta il premio pagato per coprirsi dal rischio sale. Di conseguenza, acquistare opzioni potrebbe rivelarsi una strategia perdente nel momento in cui la volatilità dovesse abbassarsi limitando i movimenti di prezzo del sottostante, anche se questi dovessero andare nella direzione sperata.