Venerdì, mentre
Wall Street affondava in seguito ai preoccupanti dati sull'occupazione americana, le
azioni GameStop spiccavano il volo. A scatenare al frenesia tipica del titolo meme è stato un post di
Keith Gill, influencer azionario denominato
Roaring Kitty, che ha raffigurato un'immagine del film "Toy Story 2" del 1999 mostrando un muso di cane sopra uno dei personaggi. Ogni messaggio di Gill deve essere codificato nel linguaggio meme seguito dai social per comprenderne il significato in rapporto a ciò che poi succederà sui mercati finanziari. Fatto sta che quest'ultimo post ha fatto impennare il titolo GameStop che durante le contrattazioni di Wall Street è arrivato a guadagnare fino al 9%, per chiudere la sessione con un più moderato +6,83%. In confronto, l'indice S&P 500 ha perso l'1,73% e il Nasdaq il 2,55%.
Al primo post dopo più di due mesi, Roaring Kitty è il trader che nel 2021 ha guidato la crociata nei social contro i venditori allo scoperto di GameStop. L'ultimo segno di vita Gill lo ha dato a giugno, pubblicando su X la foto di un cucciolo che faceva riferimento a Chewy, le cui azioni sono balzate al massimo di un anno dopo il post. A luglio invece gli investitori hanno ritirato la causa contro l'influencer in merito allo schema di "pump and dump" messo in piedi tre anni fa durante la febbre meme di GameStop.
Wall Street: ecco il post che vale 550 mila dollari
Il messaggio di venerdì di Roaring Kitty è stato accompagnato da un certo subbuglio nel mercato delle opzioni a breve scadenza. Infatti, sulla base dei dati
LSEG, circa 18 minuti prima del post, un trader ha acquistato
10 mila opzioni "call" GameStop con scadenza 13 settembre a un prezzo di esercizio di 22,5 dollari spedendo 1,74 milioni di dollari. Appena 20 minuti dopo il tweet di Gill,
sono stati venduti due blocchi di opzioni, ciascuno di 5 mila contratti, per un totale di 2,29 milioni di dollari. È evidente che si sia trattato della stessa persona ad aver agito nelle due fasi, considerando che prima di venerdì erano aperti appena 4,3 mila contratti.
Il guadagno complessivo per il trader alla fine è risultato di circa 550 mila dollari, ovvero di oltre il 30% sul capitale investito in meno di un'ora.
Secondo Brent Kochuba, fondatore della società di analisi finanziaria SpotGamma, si è trattato di "una serie di call a breve scadenza proprio prima del fine settimana, dove non c'è molto tempo e quindi è necessaria una mossa rapida". Questo rende l'atto "un po' più grave e senza dubbio fa sorgere qualche dubbio", ha aggiunto.
GameStop: ora la trimestrale
GameStop non è nuova a queste scorribande sulle azioni a Wall Street. Il fatto è che quasi sempre le turbolenze sono determinate da fatti sganciati dai fondamentali dell'azienda. Domani intanto la società presenterà i conti trimestrali per il periodo che termina il 31 luglio. Le aspettative sono di un calo dei ricavi del 23% a 895,67 milioni di dollari, a fronte di 1,16 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa. Gli analisti si aspettano anche una perdita netta di 8 centesimi per azione.
Il titolo Game Stop non è amato dagli osservatori di mercato: a livello di consenso, non ci sono raccomandazioni di acquisto, mentre 2 esperti che coprono le azioni consigliano di vendere con un obiettivo di prezzo a 12 mesi di 8,38 dollari, di gran lunga inferiore ai 23,92 dollari dell'ultima chiusura di mercato.