Brembo ha comunicato questa settimana che, a seguito di quanto deciso dall'assemblea straordinaria della società in data 27 luglio 2023, è stato depositato presso il Registro delle Imprese il verbale di
trasferimento della sede fiscale dall'Italia ai Paesi Bassi, con le azioni che resteranno quotate all'Euronext Milan.
Quindi, gli azionisti che non hanno approvato, si sono astenuti o erano assenti durante l'assemblea, hanno la possibilità di esercitare il diritto di recesso ai sensi dell'art. 2437, comma 1, del codice civile. Tale diritto riguarda tutte le azioni Brembo, o parte di esse, detenute dagli azionisti.
Azioni Brembo: le condizioni di recesso
La società ha stabilito un
valore di liquidazione delle azioni per le quali sarà possibile esercitare il recesso a 13,096 euro. Tale valore è stato stabilito sulla base di quanto disposto dall'art. 2437-ter, comma 3, del codice civile, ovvero come media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni alla
Borsa di Milano nei sei mesi che precedono la data di pubblicazione dell'avviso di convocazione avvenuta il 20 giugno 2023. Rispetto al valore dell'ultima chiusura di mercato delle azioni Brembo a 13,03, il recesso comporta un
premio dello 0,5%.
Il diritto può essere esercitato dagli azionisti entro quindici giorni dalla data di iscrizione (4 agosto), quindi entro il 19 agosto. La modalità attraverso cui ciò può essere fatto consiste in una dichiarazione scritta utilizzando il modello messo a disposizione dalla società presso il sito istituzionale e inviata a mezzo raccomandata presso la sede della società o per via di posta elettronica certificata. Nella dichiarazione si dovranno indicare i seguenti dati relativi al socio:
- anagrafica;
- codice fiscale;
- domicilio;
- recapito telefonico;
- comunicazioni inerenti al diritto di recesso;
- numero di azioni per le quali viene esercitato il diritto;
- intermediario autorizzato presso cui si dispone del conto titoli sul quale sono depositate le azioni.
Una volta che è stata inoltrata la comunicazione, le azioni diventano indisponibili sino all'esito del procedimento di liquidazione. L'efficacia dell'esercizio del diritto di recesso degli azionisti legittimati è subordinata al perfezionamento della trasformazione transfrontaliera della società. Per questo, bisogna tenere presenti le condizioni sospensive previste dalla delibera societaria approvata dall'assemblea, ovverosia che l'esborso agli azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso e/o ai creditori di Brembo anteriori all’iscrizione della delibera dell’Assemblea che hanno fatto opposizione per il trasferimento societario non ecceda i 200 milioni di euro.
Brembo: la liquidazione delle azioni oggetto di recesso
La liquidazione delle azioni ai soggetti che hanno esercitato il diritto di recesso avviene rispettando una determinata procedura. Le azioni dovranno essere offerte in opzione agli altri azionisti di Brembo in proporzione alle quote possedute da ciascuno nella società. Contestualmente, questi azionisti avranno il diritto di prelazione sui titoli rimasti inoptati. Qualora residuassero azioni inoptate e per le quali non sia stato esercitato il diritto di prelazione da parte dei soci, Brembo valuterà se collocarle sul mercato a terzi.
Le azioni eventualmente residue per le quali sia stato esercitato il diritto di recesso saranno rimborsate a termine di legge entro 180 giorni dall'invio della dichiarazione tramite acquisto da parte di Brembo al valore di liquidazione (13,096 euro cadauna) utilizzando le riserve disponibili.
Azioni Brembo: chi può esercitare il recesso
Come anticipato, il recesso può essere esercitato dagli azionisti che in assemblea si sono opposti o astenuti alla decisione sul trasferimento della sede fiscale della società, oppure erano assenti. È importante che sussista la titolarità ininterrotta delle azioni oggetto di diritto di recesso in capo al richiedente da prima dell'apertura dei lavori assembleari fino alla data del rilascio della comunicazione da parte dell'intermediario. In sostanza, non è possibile esercitare il recesso comprando ora le azioni.
Una situazione particolare si ha se per quelle azioni gravano pegni o altri vincoli in favore di terzi. In questo caso, è necessario che ci sia una dichiarazione scritta da parte del creditore con cui viene dato il consenso irrevocabile e incondizionato alla liberazione delle azioni dal pegno/vincolo e quindi alla relativa liquidazione.