Le
azioni Boeing perdono circa l'8% nelle contrattazioni pre-market a Wall Street: gli investitori sono ancora scossi dall'
incidente avvenuto venerdì scorso su un aereo 737 Max dell'Alaska Airlines. Il velivolo dell'azienda aeronautica statunitense, che trasportava 171 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio, ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza quando una parte della fusoliera è volata via scatenando il panico.
A seguito dell'accaduto, la Federal Aviation Administration (FAA) ha ordinato la messa a terra di alcuni Boeing, mentre la National Transportation Safety Board (NTSB) ha aperto un'inchiesta. Jennifer Homendy, presidente della NTSB, ha riferito che i piloti avevano segnalato avvisi di pressurizzazione su tre voli nel mese precedente il fatto. Tuttavia, quanto accaduto è stato descritto come "benigno" e per ora non si può fare alcuna correlazione certa tra l'incidente di venerdì e i segnali di allarme precedenti.
La situazione comunque ha fatto scattare i
piani di allerta da parte delle compagnie aeree che utilizzano i Boeing Max 9. Secondo i dati forniti dalla società di consulenza aeronautica Cirium, attualmente sono 215 i 737 a livello globale, con United Airlines, Alaska Airlines, Turkish Airlines e Copa Airlines tra i maggiori utilizzatori. Negli Stati Uniti, United Airlines e Alaska Arlines hanno cancellato rispettivamente l'8% e il 21% di tutti i loro voli. Turkish, che ha una flotta di 5 aerei Max 9, ha ordinato immediatamente il ritiro. Mentre Copa ha sospeso in via temporanea tutti i voli riguardanti i 21 velivoli Boeing della flotta. Nel contempo, l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea ha dichiarato di aver adottato "in via precauzionale" la direttiva di emergenza della FAA.
Incidente Alaska Airlines: la risposta di Boeing
L'incidente di venerdì è un altro brutto colpo subito da Boeing, dopo alcuni episodi mortali che si sono verificati a pochi mesi di distanza nel 2018 e 2019 e che hanno comportato la messa a terra dei velivoli per 20 mesi imposta dalle autorità di regolamentazione. Per questo, l'azienda ha cercato di risolvere i suoi problemi derivanti dai difetti di fabbricazione sul 737 e per domani ha convocato una riunione di emergenza sulla sicurezza per discutere circa le risposte da fornire sull'incidente.
"Quando si verificano incidenti gravi come questo, per noi è fondamentale comprendere e affrontare le cause dell'evento e garantire che non si ripetano", ha detto in una nota ai dipendenti l'Amministratore delegato David Calhoun. Mentre riguardo la decisione della FAA di richiedere ispezioni immediate sui velivoli, Boeing ha affermato di essere d'accordo e sostenere pienamente questa scelta. "La sicurezza è la nostra massima priorità", ha dichiarato il gruppo aerospaziale.
Incidente Alaska Airlines: cosa pensano gli analisti
Gli analisti sollevano dubbi sulla qualità degli aerei di Boeing dopo i fatti spiacevoli che a distanza di alcuni anni si ripetono. "Una fuga di questa natura fa dubitare del controllo di qualità della rampa di consegna del 737 e dell'impatto della manodopera inesperta sia su Boeing che sulla sua catena di approvvigionamento", ha scritto l'analista aerospaziale di Bank of America Ron Epstein.
Russ Mould, direttore degli investimenti di AJ Bell, ha sottolineato come l'incidente di venerdì sia l'ultimo di una "serie di problemi per l'azienda". Per questo, ora le compagnie aeree che utilizzano i 737 Max di Boeing, "penseranno a lungo e intensamente alle loro future esigenze di aeromobili", ha affermato. "Ci sono naturalmente domande che vengono poste sui controlli di qualità e se Boeing stia cercando di fare troppo e troppo velocemente", ha aggiunto.
Tutto questo per Mould potrà avere delle ripercussioni sul business dell'azienda e sulle azioni in Borsa. "Non c'è da meravigliarsi che gli investitori si siano affrettati a vendere le azioni, dato che i rischi per gli investitori sono in aumento", ha concluso.