Le
azioni Amplifon sono in rialzo dell'1,8% oggi alla
Borsa di Milano dopo che il leader mondiale nella cura dell'udito ha annunciato
l'acquisizione del principale operatore uruguaiano dell'hearing care Audical Group. L'accordo è vincolante e il perfezionamento dell'operazione è atteso per gennaio del prossimo anno, sebbene ancora non sia stato reso noto il valore.
Grazie a questa transazione, Amplifon porta a 26 i Paesi in tutto il mondo nei quali opera, disponendo di oltre 9,5 mila punti di vendita. L'azienda è molto attiva nelle Americhe, che nel 2022 hanno portato un fatturato di circa 400 milioni di euro, ovvero un quinto del totale. Attraverso il marchio Gaes - società spagnola acquisita nel 2018 - il gruppo italiano è proprietario di circa 1.800 negozi siti nei mercati principali di Stati Uniti e in Canada, oltre che in altre sei nazioni quali Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico e Panama.
L'Amministratore delegato Enrico Vita ha dichiarato che "l'ingresso in Uruguay rappresenta una nuova tappa del percorso di internazionalizzazione e di crescita nelle Americhe, un’area che sarà centrale nello sviluppo futuro di Amplifon". Inoltre ha aggiunto che Audical è un'opportunità in quanto "condivide con Amplifon la leadership del proprio mercato di riferimento e valori essenziali come l’attenzione al cliente e la qualità del servizio".
Nel 2023 Audical ha acquisito nel mondo 220 negozi, in particolare in USA, Cina, Canada, Germania e Francia, investendo complessivamente circa 80 milioni di euro.
Audical: chi è e cosa fa
Audical è una società a controllo familiare nata nel 1996 a Montevideo che dispone di una rete di 25 punti vendita diretti e attraverso vari distributori territoriali operanti con i marchi Audical e Centro Auditivo. Negli ultimi anni l'azienda è cresciuta diventando leader in Uruguay nel settore del controllo dell'udito. Oggi può contare su 130 tra dipendenti e collaboratori e ha realizzato un fatturato annuo di circa 10 milioni di euro.
Amplifon: vanno comprate le azioni in Borsa?
Le azioni Amplifon nel 2023 hanno guadagnato il 5,85% in Borsa fino all'ultima chiusura di martedì 12 dicembre, sottoperformando l'indice
FTSE Mib che nello stesso periodo è salito di 28 punti percentuali.
La società ha realizzato nei primi nove mesi dell'anno ricavi consolidati per 1,65 miliardi di euro, in crescita del 9,7% su base annua. Tuttavia, ha registrato un calo dell'incidenza dell'EBITDA sulle entrate dal 24% al 23,5%. Amplifon ha spiegato che ciò è dovuto "all'effetto della minore leva operativa dell’area Emea a causa di un mercato più debole rispetto alle attese, del mix geografico meno favorevole e dei forti investimenti per sostenere la crescita futura della società".
Sulle azioni ha pesato la guidance rivista al ribasso nella presentazione dell'ultima trimestrale. Ora il margine per l'intero 2023 è stimato a 550 milioni di euro, mentre in precedenza era visto tra 570 e 585 milioni di euro.
Gli analisti di Websim hanno una raccomandazione "Neutral" sul titolo. A loro avviso c'è un'opportunità di ingresso a 29 euro con primo target price a 32 euro ed estensione a 33,5, mentre lo stop è fissato a 26,5. Sulla debolezza, prevedono un'entrata a mercato a 24,5 euro con primo obiettivo a 27 e secondo obiettivo a 27,7, con stop a 22,8.