Nuovo colpo di scena per Apple, che potrebbe trovarsi a dover pagare il maxi-conto da 13 miliardi di euro. Secondo Giovanni Pitruzzella, avvocato generale della Corte di giustizia europea, il più alto organo giurisdizionale dell'UE, la precedente sentenza sulle attività irlandesi della casa di Cupertino, che appunto stabiliva l’annullamento dell’ingiunzione di pagamento da 13 miliardi, va rivista.
Quello di Pitruzzella rappresenta un parere non vincolante ma sappiamo che in genere i pareri dell’avvocatura generale finiscono per influire sulle sentenze finali della massima corte dell'UE.
Apple-UE: nel mirino gli accordi fiscali
Partito nel 2013, il giro di vite di Bruxelles nei confronti degli accordi fiscali agevolati negli Stati membri ha portato, tre anni più tardi, la Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager (attualmente in congedo temporaneo per perseguire un'offerta per la presidenza della Banca europea per gli investimenti) a rilevare che gli accordi fiscali hanno permesso ad Apple di beneficiare di un'aliquota inferiore all'1% e di un vantaggio sleale rispetto ai rivali, violando le norme sugli aiuti di Stato del blocco.
Nel 2018 l'Irlanda ha riscosso dall'azienda 13 miliardi di euro di imposte arretrate e interessi contestati, fondi che da allora sono stati depositati su un conto vincolato. Procedimenti simili sono stati intentati anche contro Amazon e Starbucks.
Il caso è il C-465/20 P, Commissione contro Irlanda e altri.
Pitruzzella, questione va riesaminata perché infarcita di errori legali
Nel 2020, La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE), il secondo organo giurisdizionale più in grado dell'UE, ha stabilito che, pur sostenendo il diritto dell'UE di indagare sugli accordi fiscali nazionali, Bruxelles non era riuscita a dimostrare che Apple avesse ricevuto un vantaggio economico illegale tramite la tassazione in Irlanda.
Secondo Pitruzzella, la Corte ha "commesso una serie di errori di diritto" e "non ha valutato correttamente la sostanza e le conseguenze di alcuni errori metodologici". Di conseguenza, è necessario "effettuare una nuova valutazione". "La sentenza del Tribunale sui 'ruling fiscali' adottati dall'Irlanda nei confronti di Apple deve essere annullata", ha detto l’esperto. La sentenza della Corte di giustizia europea è attesa per il prossimo anno.
"Ringraziamo la Corte per il tempo dedicato a questo caso e per la sua costante considerazione. La sentenza del Tribunale è stata molto chiara: Apple non ha ricevuto alcun vantaggio selettivo né alcun aiuto di Stato, e riteniamo che ciò debba essere confermato", ha tagliato corto un portavoce di Apple.