Con il minimo degli ultimi 12 mesi toccato mercoledì 9 novembre a 85,88 dollari, Amazon ha perso oltre 1.000 miliardi di capitalizzazione rispetto al suo valore massimo. Per Wall Street, si tratta di un record. Il gigante dell'e-commerce mercoledì aveva un valore di mercato intorno ai 900 miliardi di dollari, contro i circa 1.900 miliardi nel luglio dello scorso anno. A poca distanza da Amazon come azienda che ha perso più capitale si colloca Microsoft, che dal picco ha dilapidato circa 950 miliardi di dollari.
Questo è stato un
anno particolarmente duro per i titoli tecnologici che, dopo aver trainato il lungo trend rialzista partito dopo la
grande crisi del 2008, hanno risentito in maniera particolarmente marcata dell'avvio del processo di normalizzazione della politica monetaria messo in campo dalla
Federal Reserve.
Amazon: come è riuscita a perdere 1.000 miliardi
Nella seconda parte di 2021, la fine delle restrizioni anti-Covid ha fatto scattare un rallentamento degli acquisti online e, con l'avvio delle strette monetarie da parte della Federal Reserve, i titoli maggiormente legati al settore tecnologico sono stati i più colpiti. L'inflazione su livelli che non si vedevano da 40 anni ha ridotto il potere d'acquisto dei consumatori, che hanno finito per acquistare meno beni discrezionali.
Il timore di una recessione innescato dalla politica della Banca Centrale statunitense ha portato ad un ridimensionamento delle stime degli utili. Quando
Andy Jassy, a inizio 2021, è stato nominato Chief Executive di Amazon le stime sul 2023 indicavano un utile per azione di 4,62 dollari: oggi il dato è visto a 1,81 dollari.
Amazon: cosa aspettarsi ora
Amazon continuerà a perdere capitalizzazione? Difficile dirlo. Nonostante si tratti del periodo natalizio, la guidance sul Q4 non è esaltante. Se, come sembrerebbe, nel 2023 l'economia Usa piomberà in recessione, la situazione non sembrerebbe destinata a migliorare.
Tuttavia, probabilmente il picco di inflazione è già stato raggiunto: i dati sull'indice dei prezzi al consumo diffusi ieri hanno evidenziato una riduzione dell'inflazione al 7,7%, al di sotto dell'8% previsto dal mercato. Questo dato ha innescato lo shopping a Wall Street, visto che potrebbe ridurre l'aggressività della Fed. Un calo dell'inflazione potrebbe far aumentare i consumi e questa rappresenta una buona notizia per l'e-commerce di Seattle.