Dopo la notizia che Alibaba starebbe valutando la quotazione a Wall Street dell'unità e-commerce internazionale rappresentata dai marchi Lazada e AliExpress (
Alibaba: l'unità e-commerce valuta IPO a Wall Street), oggi è giunta l'indiscrezione secondo cui il
braccio logistico del colosso cinese punta all' IPO da 2 miliardi di dollari a Hong Kong all'inizio del prossimo anno. Cainiao Network Technology è una delle sei parti risultanti dallo spin-off del conglomerato annunciato a marzo (
Alibaba si divide in 6 unità, le azioni volano a Wall Street). Le altre cinque unità includono Cloud Intelligence, Taobao Tmall Commerce, Local Services, Global Digital Commerce e Digital Media and Entertainment.
Il piano di IPO di Cainiao comporta il primo degli aumenti di capitale previsti per le unità di Alibaba ad essere segnalati pubblicamente, mentre il gruppo persegue la più grande ristrutturazione nei suoi 24 anni di storia. La quotazione di Cainiao potrebbe aiutare a rilanciare le attività di raccolta dei fondi a Hong Kong, che negli ultimi tempi è rallentata per via delle numerose problematiche che hanno investito l'economia cinese. Quest'anno comunque vi è stato un leggero aumento dei fondi raccolti con le IPO rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: 1,5 miliardi di dollari vs 1,2 miliardi di dollari. In verità Alibaba non ha divulgato le potenziali sedi di quotazione per le altre divisioni, ma la vicinanza al mercato interno del gruppo dovrebbero far propendere per la piazza finanziaria della città-Stato.
Alibaba: ecco cosa rappresenta Cainiao
Alibaba in passato ha acquisito una serie di partecipazioni nei principali operatori della consegna espressa in modo da poter garantire servizi affidabili per il gruppo, dal momento che l'e-commerce rappresenta un enorme mercato online che mette in contatto gli acquirenti con i venditori.
Cainiao è stata fondata nel 2013 proprio da Alibaba, in cooperazione con Intime Group, Fosun Group e alcune aziende specializzate nella logistica, come società che fornisce software e condivide i dati con magazzini, vettori e imprese di logistica. Nel 2017, però, il colosso cinese di Hangzhou ha acquisito il controllo della società grazie all'aumento della quota azionaria dal 47% al 67%. Nei nove mesi conclusisi a dicembre, Cainiao ha riportato ricavi in crescita del 22% su base annua a 42 miliardi di yuan, pari a 6,07 miliardi di dollari. Ciò rappresenta il 6% del fatturato totale di Alibaba.
Lo scorporo dal conglomerato è un fattore sicuramente positivo, per gli analisti, perché aumenta il valore del singolo pezzo e quindi nel complesso di tutto il gruppo. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda le altre unità che verranno separate. "Ci sarà una domanda internazionale per questi asset, anche se la valutazione potrebbe essere una sfida date le perdite causate agli investitori globali dalle azioni cinesi ad alta crescita", ha affermato Craig Coben, ex capo del business dei mercati dei capitali Asia-Pacifico di Bank of America.