Nel 2024 l'aeroporto internazionale di Atene sbarcherà in Borsa. La comunicazione è arrivata dal ministro delle Finanze Kostis Hatzidakis, dopo che gli azionisti hanno dato il via libera alla vendita del 30% delle azioni detenute dall'agenzia statale che gestisce gli asset e le privatizzazioni dello Stato, l'Hellenic Republic Asset Development Fund (HRADF).
Gli azionisti hanno firmato a giugno un memorandum d'intesa, secondo cui una quota del 10% verrebbe ceduta al gestore patrimoniale tedesco AviAlliance - detentore del 40% delle azioni - mentre il rimanente 20% sarebbe collocato in Borsa attraverso un'offerta pubblica iniziale. Sulla base delle valutazioni di giugno, l'intera quota del 30% potrebbe avere un valore tra 800 milioni e 1 miliardo di euro.
Inizialmente il fondo sovrano aveva previsto che l'
IPO sarebbe avvenuta nella prima metà del 2023, ma le condizioni di mercato determinate da alti tassi d'interesse e dalle paure recessive hanno consigliato di posticipare l'operazione. Il nuovo obiettivo era stato poi spostato a entro la fine dell'anno in corso, ma nelle condizioni attuali il 2024 dovrebbe essere la data più probabile. "
La quotazione avverrà dall'inizio del prossimo anno", ha detto Hatzidakis in una conferenza stampa questa settimana.
Aeroporto di Atene: cosa significa la privatizzazione
La privatizzazione dell'aeroporto di Atene si inquadra nel disegno del governo greco di ridurre ulteriormente il debito pubblico del Paese, che rimane il più alto in Europa e tra i più elevati al mondo. La Grecia è uscita nel 2018 dal terribile periodo della crisi del debito sovrano iniziata nel 2011 e che ha comportato una serie di salvataggi internazionali per un totale di 260 miliardi di euro.
Nel frattempo ha venduto asset importanti riguardanti porti e società energetiche con l'obiettivo proprio di contrarre il gigantesco indebitamento. A settembre ha anche guadagnato il rating creditizio di investment grade da parte di Scope Ratings per la prima volta dopo 13 anni e questo può definirsi un passo in avanti epocale. "Ci atteniamo al raggiungimento dei nostri obiettivi fiscali, di riguadagnare un investment grade da parte delle restanti agenzie di rating e ridurre ulteriormente il debito pubblico", ha detto Hatzidakis.
Nel 2023, le stime governative sono per un avanzo primario di bilancio dello 0,7% del PIL, mentre sono state annunciate misure per combattere l'economia sommersa. Purtroppo, come osserva il governatore della Banca centrale Yannis Stournaras, l'evasione fiscale nel Paese è ancora un problema serio e rilevante per le finanze pubbliche.
In Grecia comunque il punto di forza è determinato dal turismo, che rappresenta circa il 20% del PIL del Paese. Con la rimozione completa dei blocchi Covid-19, il traffico passeggeri all'aeroporto di Atene ha avuto un'impennata del 47% su base annua a 6,6 milioni di unità nel primo quadrimestre del 2023 (dati rilasciati dal sito web dell'aeroporto). Quindi, la privatizzazione alleggerisce sicuramente la mole del debito pubblico nel Paese, ma taglia le risorse derivanti da un asset che è inserito in un settore, quello del turismo, così importante per l'economia greca.