Tra le ADR presenti a Wall Street, vi sono anche quelle di BHP Group, il gigante minerario australiano che risulta quotato anche a Londra, Città del Messico, Francoforte, Buenos Aires e Johannesburg. Acronimo di American Depositary Receipt, le ADR sono ricevute emesse da banche statunitensi che acquistano blocchi di azioni di società estere, consentendo a queste ultime di raccogliere capitali nel mercato più grande del mondo.
Quindi, bisogna chiarire che le ADR non sono azioni ma solo certificati rappresentativi. Ognuno di questi certificati può far riferimento a una o più azioni, o a una frazione di esse. Nel caso di BHP Group, una ADR corrisponde a due azioni ordinarie. Ne consegue che il prezzo delle ricevute è doppio rispetto a quello delle azioni. Infatti, alla chiusura dell’ultima settimana borsistica del 3 maggio 2024, le quotazioni della ADR a Sydney erano di 42,41 dollari australiani, mentre a Wall Street prezzavano a 56,26 dollari USA. Il cambio USD/AUD risultava di 1,5129.
Anche il dividendo si comporta allo stesso modo. Ad esempio, il 20 febbraio 2024 la società ha deliberato un dividendo riferito alle azioni ordinarie di 1,0961957 dollari australiani per il semestre conclusosi il 31 dicembre 2023, che in dollari USA corrisponde a circa 0,72. Per le ADR saranno distribuite cedole di 1,425 dollari USA. L’erogazione del dividendo avviene su base semestrale e questo è un fattore tecnico che distingue la frequenza di pagamento della cedola dallo standard americano. Negli Stati Uniti, infatti, la distribuzione avviene ogni tre mesi, per cui gli azionisti si trovano a percepire durante l’anno per quattro volte la remunerazione derivante dal possesso dei propri titoli.
Un altro aspetto da rilevare è quello relativo alla valuta di pagamento. BHP Group ha scelto di liquidare le cedole in dollari USA, in quanto il biglietto verde è considerato valuta di riferimento più affidabile. Ciò implica che gli investitori australiani si espongono al rischio di cambio, mentre nulla cambia per gli americani che decidono di comprare azioni o ADR. Tuttavia, gli azionisti possono scegliere di ricevere i loro dividendi in altre valute quali dollari australiani, dollari neozelandesi e sterline britanniche. Affinché la scelta della valuta sia valida, però, l'istruzione di pagamento deve essere indirizzata a un istituto finanziario idoneo nel Paese di emissione della moneta.
ADR BHP Group: l’andamento a Wall Street
Le ADR di BHP Group sono una presenza storica alla Borsa americana, con il ticker BHP. Il prezzo nel tempo è stato contrassegnato da ben cinque split azionari, come di seguito illustrato:
- 29 maggio 1987 rapporto 2:1;
- 21 aprile 1989 rapporto 1,1:1;
- 12 maggio 1995 rapporto 1,1:1;
- 25 giugno 1996 rapporto 2:1;
- 13 luglio 2001 rapporto 2,065:1.
Dall'ultimo split è iniziato un rally prodigioso che ha portato il valore delle ADR a un picco di 90,65 dollari a maggio del 2008. Quell'anno però scoppiò la crisi finanziaria dei mutui subprime che affondò le quotazioni dei mercati azionari, facendo precipitare anche il titolo di BHP Group. A ottobre dello stesso anno, le ADR avevano perso circa l'80% del loro valore, quotando appena 27,31 dollari. Quello però fu il punto di partenza per un nuovo rally che spinse le ricevute al massimo storico agguantato a maggio del 2011 a 96,44 dollari. Da quel momento iniziò un costante declino e a gennaio del 2016 le ADR valevano solamente 15,79 dollari.
La ripresa fu sostenuta, ma non si videro più le vette di un tempo. Il valore triplicò prima della pandemia del 2020, ma lo shock da Covid-19 respinse il prezzo a 26,56 dollari. Nei tempi recenti le quotazioni di BHP Group a Wall Street sono state supportate dal prezzo elevato del rame, di cui l'azienda è il più grande estrattore del mondo. Tra alti e bassi le ADR oggi quotano a 56,26 dollari, per una capitalizzazione societaria di 142,12 miliardi di dollari.