Non scriverò più la relazione della Berkshire né parlerò all'infinito durante l'assemblea annuale. Come direbbero gli inglesi, "mi metto in silenzio". Questo l'incipit della lettera d’addio di Warren Buffett. È la fine di un’era. Dopo 60 anni alla guida dell’azienda, Buffett passa il testimone a Greg Abel, 63 anni, che assumerà la carica di CEO entro fine anno.
Abel, che ha iniziato a lavorare per la Berkshire nel 2000 quando il colosso ha acquisito la sua società energetica, è stato definito da Buffett non solo un grande manager, ma un “lavoratore instancabile e un comunicatore onesto”.
“Non riesco a pensare a un CEO, a un consulente di gestione, a un accademico, a un membro del governo che sceglierei al posto di Greg per gestire i vostri risparmi e i miei.” I soci, così come i tre figli di Buffett, sono già “100% dietro Greg”, ha detto l’Oracolo di Omaha.
La transizione non si limiterà alla guida operativa. Buffett ha anche rivelato che manterrà una quantità significativa di azioni di classe A per assicurarsi che gli investitori sviluppino la stessa fiducia in Abel di cui lui e Charlie Munger hanno goduto per decenni. “Questo livello di fiducia non dovrebbe richiedere molto tempo,” ha osservato, confidando in una rapida accettazione del nuovo CEO.
Lettera d'addio di Warren Buffett: accelerare le donazioni ai figli
Una delle notizie più importanti della lettera d’addio di Warren Buffett è l’accelerazione delle donazioni al fine di assicurare che i suoi tre figli - Howard Graham Buffett (72 anni), Peter Buffett (70 anni) e Susan Alice Buffett (67 anni) - possano gestire il suo patrimonio prima che subentrino i trustee alternativi.
Buffett spiega: “i miei figli sono ora al loro apice in termini di esperienza e saggezza ma non hanno ancora raggiunto la vecchiaia. Per migliorare la probabilità che possano disporre di quello che sarà essenzialmente il mio intero patrimonio prima che i trustee alternativi li sostituiscano, devo accelerare il ritmo delle donazioni alle loro tre fondazioni.”
Per questo motivo, il 10 novembre 2025, Buffett ha convertito 1.800 azioni di classe A della Berkshire Hathaway (valutate circa 748.320 dollari ciascuna) in 2,7 milioni di azioni di classe B, per un valore complessivo di oltre 1,3 miliardi di dollari. La distribuzione è stata così suddivisa:
- 1,5 milioni di azioni B alla Susan Thompson Buffett Foundation, la fondazione a nome della sua prima moglie;
- 400.000 azioni B ciascuna alle fondazioni dei suoi figli: The Sherwood Foundation, The Howard G. Buffett Foundation e The NoVo Foundation.
Buffett ha chiarito che questa accelerazione “non riflette in nessun modo la visione che ho sulle prospettive della Berkshire”. La sua fiducia nel futuro della società rimane solida, anche se non sarà più lui al timone. I figli, secondo Buffett, hanno “maturità, intelligenza, energia e istinto necessari per gestire un grande patrimonio”.
“Se i miei figli fanno semplicemente un lavoro decente, possono essere certi che la loro madre e io saremmo soddisfatti. Il loro istinto è buono e ciascuno ha avuto anni di pratica con somme molto piccole inizialmente che sono state irregolarmente aumentate a più di 500 milioni di dollari all’anno.”
Il futuro della Berkshire Hathaway: piena fiducia in Greg Abel
L’attenzione si sposta inevitabilmente sul futuro della società. Greg Abel, che già gestisce la divisione energetica del gruppo e le colossali riserve, è pronto a guidare un impero che vale oltre un trilione di dollari. Buffett lo descrive come un manager che “comprende molti dei nostri affari e il personale molto meglio di me ora. Ed è un apprendista molto veloce su questioni che molti CEO non considerano nemmeno.”
Il fondatore rassicura gli investitori: la filosofia di gestione non cambierà. "La Berkshire sarà sempre gestita in modo tale da rendere la sua esistenza una risorsa per gli Stati Uniti ed eviterà attività che potrebbero portarla a supplicare l'intervento delle autorità". “Nel tempo, i nostri manager dovrebbero diventare molto ricchi - hanno responsabilità importanti - ma non hanno il desiderio di ricchezza dinastica o da ‘guarda quanto sono ricco’ ”.
Sul piano tecnico, "il nostro titolo si muoverà capricciosamente, talvolta calando del 50% o più, come è accaduto tre volte in 60 anni sotto la gestione attuale. Non disperate; l’America tornerà e così faranno le azioni Berkshire Hathaway.”
Etica, investire e la dura verità sull’America
La lettera Warren Buffett non manca di consigli morali e di riflessioni sull’investimento, con una franchezza che ha sempre caratterizzato lo stile dell’Oracolo di Omaha. A chi guarda al futuro, Buffett raccomanda di scegliere bene i propri eroi e di emularli. “Scegliete i vostri eroi molto attentamente e poi emulateli. Non sarete perfetti, ma potrete sempre migliorare.”
Sul piano pratico, l’investitore ribadisce che la Berkshire ha ancora ottime prospettive, sebbene le dimensioni dell’azienda rendano più difficile trovare occasioni d’oro. “Le attività della Berkshire Hathaway hanno prospettive moderatamente migliori della media, guidate da alcuni gioielli non correlati e di grandi dimensioni. Tuttavia, un decennio o due da ora, ci saranno molte società che avranno performato meglio della Berkshire; paghiamo pegno alle nostre dimensioni”.
Sulla questione dell’America, Buffett è sia grato che severo. “La parte centrale della Stati Uniti ha rappresentato un posto molto buono in cui nascere, crescere una famiglia e costruire un’attività.” Ma aggiunge, con una venatura tagliante: “l’America è capricciosa e talvolta venale nel distribuire le sue ricompense… Ricordate di ringraziare l’America per aver massimizzato le vostre opportunità. Ma è - inevitabilmente - capricciosa e talvolta venale nel distribuire le sue ricompense.”
E un messaggio finale, quasi provocatorio: “Auguro a tutti coloro che leggono questo un felice Giorno del Ringraziamento. Sì, anche agli stronzi; non è mai troppo tardi per cambiare.”
Con mia sorpresa, mi sento bene
Nonostante l’età avanzata, nella lettera d'addio Buffett si dice sorprendentemente in forma. “Con mia sorpresa, in generale mi sento bene. Anche se mi muovo lentamente e leggo con sempre maggiore difficoltà, sono in ufficio cinque giorni alla settimana, dove lavoro con persone meravigliose. Occasionalmente, ottengo un’idea utile o mi viene proposta un’offerta che non avremmo ricevuto altrimenti.”
L’investitore più famoso al mondo ammette che, a causa delle dimensioni della Berkshire Hathaway e del livello attuale dei mercati, le opportunità sono rare, ma non inesistenti. Minori acquisizioni ed un ricorso limitato al buyback hanno spinto le riserve liquide della holding al livello record di 382 miliardi di dollari.
Un ricordo di Charlie Munger
Ovviamente nella lettera di addio di Warren Buffett un pensiero speciale è dedicato a Charlie Munger, scomparso due anni fa. “Charlie aveva un enorme impatto su di me e non avrebbe potuto essere un insegnante e un protettivo ‘fratello maggiore’ migliore. Avevamo differenze, ma non abbiamo mai litigato. ‘Te l’avevo detto’ non faceva parte del suo vocabolario.” Il tributo a Munger è uno dei passaggi più commoventi della missiva, che rivela quanto il rapporto tra i due sia stato fondamentale per il successo della Berkshire.