Le azioni giapponesi e cinesi volano in questo inizio settimana mentre gli investitori si preparano agli incontri che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump terrà con i suoi omologhi di Giappone e Cina. Domani il capo della Casa Bianca volerà a Tokyo, dove ad attenderlo ci sarà il neo premier nipponico
Sanae Takaichi. Due giorni dopo si recherà in Corea del Sud per il vertice con il presidente cinese
Xi Jinping. Quanto risulterà da questi due appuntamenti probabilmente sarà in grado di influenzare le quotazioni azionarie per i prossimi mesi, viste le questioni chiave in ballo.
Il mercato intanto sta scontando esiti positivi. Alla Borsa di Tokyo, l'indice Nikkei 225 ha superato per la prima volta la soglia psicologica di quota di 50.000 punti nella seduta di oggi, chiudendo con un balzo del 2,54% a 50.552. L'indice cinese CSI 300 ha invece aggiornato il suo massimo annuale a 4.716 punti, grazie a un rialzo dell'1,19%.
Azioni giapponesi: occhi puntati sull'incontro Trump-Takaichi
Il nuovo governo Takaichi in Giappone ha già ottenuto grandi consensi tra la popolazione, come dimostra un sondaggio del quotidiano Nikkei che ha riportato un indice di gradimento del 74%, mentre i giornali Asahi e Mainichi hanno mostrato un tasso di popolarità rispettivamente del 68% e del 65%. I cittadini guardano con favore al fatto che il primo premier donna sia intenzionato a riproporre la dottrina economia di Shinzo Abe come ricetta per il Paese. Quella scuola di pensiero è votata alla crescita attraverso una politica monetaria e fiscale espansiva, il che dovrebbe rilanciare i consumi e gli investimenti.
I dati sui sondaggi forniscono una ventata di ottimismo in vista del meeting di domani che il primo ministro del Sol Levante avrà con Trump. I due si sono sentiti al telefono sabato scorso, in una conversazione che Takaichi ha definito "buona e sincera" e in cui ha "davvero apprezzato il suo caloroso messaggio di congratulazioni per la nomina a primo ministro". Insieme "eleveremo l'alleanza Giappone-Stati Uniti a livelli ancora più alti", ha aggiunto. Anche Trump ha espresso dichiarazioni che rendono positivo il clima prima dell'incontro. "Ho sentito grandi cose su di lei, penso che sarà fantastica. Non vedo l'ora di incontrarla", ha detto.
Al di là delle parole cordiali, il punto è cosa verrà deciso martedì sui rapporti commerciali tra le due potenze economiche. Takaichi vorrebbe rinegoziare l'accordo commerciale di quest'anno in modo da abbassare i dazi USA sul Giappone. Trump ha lasciato la porta aperta al riguardo. "Guardate, sono aperto a qualsiasi cosa. Abbiamo un ottimo rapporto con il Giappone. Vedremo cosa succede", ha dichiarato.
Un tema di cui si parlerà probabilmente attiene all'impegno di Tokyo di investire 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Il progetto, da realizzarsi attraverso un fondo di investimento, prevede un afflusso di denaro in semiconduttori, prodotti farmaceutici, intelligenza artificiale, energia, metalli, minerali critici, cantieristica navale e informatica quantistica. Al momento, però, l'impegno non ha portato ad alcun progetto concreto.
Un'altra questione scottante riguarda la sicurezza. Takaichi ha espresso preoccupazioni per gli sviluppi nucleari e missilistici di Cina e Corea del Nord ed è intenzionata a raggiungere l'obiettivo di spesa per la difesa al 2% del PIL entro marzo 2026, ossia due anni prima rispetto al piano precedente. Una mossa che potrebbe essere molto apprezzata da Trump.
Gli investitori comunque guarderanno anche agli utili societari nei prossimi giorni, mentre "potrebbero diventare più cauti e adottare un approccio attendista nella seconda metà della settimana", ha affermato Kohei Onishi, senior investment strategist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities Co. "Il semplice fatto che il Nikkei abbia superato il traguardo dei 50.000 punti potrebbe essere un fattore che guida la forza delle azioni", ha aggiunto.
Azioni cinesi: il mercato sconta un accordo commerciale USA-Cina
In Cina intanto i mercati stanno scontando un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, quando i due rispettivi presidenti si incontreranno giovedì. In realtà, il colloquio Trump-Xi potrebbe ridursi a poco più di una formalità in quanto
i negoziatori hanno già raggiunto nel fine settimana un'intesa su una serie di punti controversi. Tali punti riguardavano i controlli sulle esportazioni di
terre rare, la questione del fentanyl e le tasse di spedizione. Contestualmente, il segretario del Tesoro USA Scott Bessent ha affermato che "la minaccia del presidente Trump di dazi al 100% sulle merci cinesi è effettivamente fuori discussione".
Secondo Charu Chanana, Chief investment strategist di Saxo Markets a Singapore, l'accordo "sembra una vittoria per entrambe le parti: gli Stati Uniti mitigano l'inflazione e i rischi della catena di approvvigionamento legati alle terre rare e all'elettronica, mentre la Cina evita tariffe radicali e mantiene aperti i suoi canali di esportazione". Tuttavia, l'esperto sottolinea che "fino a quando il vertice dei leader non si concluderà, si tratterà di un'estensione della tregua, non di una svolta".
A giudizio di Dilin Wu, strategist di Pepperstone Group, "nel complesso, la reazione degli investitori a breve termine potrebbe essere cautamente ottimista. "Tuttavia, il mercato continuerà a guardare all'esito dell'incontro Trump-Xi, quindi eventuali guadagni possono essere misurati, più indicativi di un miglioramento del sentiment negli asset di rischio che di una vera impennata del mercato".