L’inflazione 2023 sarà ricordata con un aggettivo: sticky. Le indicazioni arrivate questa mattina dal dato preliminare relativo l’andamento dei prezzi al consumo di Eurolandia hanno evidenziato prezzi “appiccicosi”, che cioè fanno fatica a scendere. Ad aprile 2023, il dato completo ha registrato un rialzo dal 6,9 al 7% mentre quello depurato dalle componenti più volatili, come prezzi dei beni alimentari ed energetici, è passato dal 5,7 al 5,6%.
I numeri diffusi dall’Eurostat sono risultati in linea con le stime e rappresentano la prova che per la Banca Centrale Europea non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia. Quanto è stato fatto finora ha avuto ed avrà conseguenze (per produrre risultati, la politica monetaria necessita di un certo periodo di tempo), ma l’istituto guidato da Christine Lagarde non può assolutamente dichiarare vittoria.
Inflazione Sticky: cosa è e come combatterla
Ma da cosa deriva questa natura appiccicosa? In un recente studio, la statunitense Federal Reserve ha chiaramente fatto una distinzione tra prezzi scivolosi, che dopo esser aumentati tendono a scendere (pensiamo a quelli dei carburantI, ai costi per noleggiare un auto o alla frutta), e quelli appiccicosi, che cioè fanno fatica a tornare ai livelli pre-crisi.
Il problema è appunto rappresentato da questi ultimi, che una volta saliti presentano una rigidità che impedisce loro di scendere in maniera rapida. Esempi di prezzi sticky possono essere quelli legati all’affitto di un’abitazione, all’istruzione, i costi sostenuti per stipulare un’assicurazione o per accedere ai servizi di assistenza medica.
Per combattere i prezzi appiccicosi è necessario che la Banca centrale sia particolarmente credibile nel percorso per riportare l’inflazione verso i target. Non a caso, nelle ultime settimane la stragrande maggioranza dei rappresentanti della BCE hanno sottolineato l’assoluta necessità di nuove strette al costo del denaro.
Cosa farà la BCE nel meeting del 4 maggio?
Di conseguenza, dopo due strette da 50 punti base, è probabile che nella riunione in calendario giovedì 4 maggio, l’istituto con sede a Francoforte alzi il costo del denaro di altri 25 punti base. Ma potremmo anche assistere, come suggerito da due falchi del calibro della tedesca Isabel Schnabel e del governatore austriaco Robert Holzmann, al terzo rialzo consecutivo dello 0,5%.
Se una Banca centrale non può fermare una guerra e può fare poco per ridurre i prezzi dei prodotti petroliferi, con le strette sui tassi è in grado di frenare quella domanda di beni che oggi rappresenta la prima causa dell’inflazione.
BCE: calendario e date delle riunioni e meeting 2023
Operare live sui mercati con la BCE: appuntamento con Duranti e Prisco
Per conoscere la decisione della BCE l’appuntamento è per le 14:15 di giovedì 4 maggio e mezz’ora più tardi inizierà l’attesissima conferenza stampa di Christine Lagarde. Cambiamenti nei termini e nelle formule contenute nel comunicato stampa, così come le parole che la presidente pronuncerà nel corso dell’incontro con i giornalisti, finiranno per muovere i mercati e le principali asset class.
A questo link, sarà possibile seguire questo evento in diretta live. A partire dalle 14, e per le successive due ore, Nicola Duranti, Head of Financial Analysts di Investire.club, e Giancarlo Prisco, Trader indipendente, terranno una sessione di trading live in esclusiva in cui metteranno in risalto rischi ed opportunità legate al meeting della BCE di giovedì 4 maggio.
L’appuntamento è per il 4 maggio 2023 alle 14 sul canale YouTube di BNP Paribas.