All'inizio del mese di agosto in Gran Bretagna c'è stata un'esplosione dell'utilizzo di Telegram a seguito dei disordini generati dopo l'accoltellamento di tre ragazze a Southport. Questo ha rinnovato le polemiche sull'utilizzo della piattaforma social per riunire soggetti le cui attività sono spesso poco chiare e al limite della legalità. Proprio nel Regno Unito si è contestato il fatto che la costituzione di gruppi Telegram fosse finalizzata a fomentare e coordinare le rivolte anti-immigrati.
Una delle caratteristiche fondamentali del social media è quella di garantire la libertà di parola senza moderazione dei contenuti, ma esattamente questo aspetto preoccupa i governi, alle prese spesso con il tentativo di fermare la disinformazione che destabilizza la società.
In questo contesto, il fondatore russo di Telegram,
Pavel Durov, è stato
arrestato la sera del 24 agosto in Francia nell'ambito di un'indagine su reati legati alla pornografia infantile, al traffico di droga e alle transazioni fraudolente sulla piattaforma. Tutto ciò ha scatenato grandi polemiche che hanno creato tensioni a livello geopolitico.
Telegram: cos'è e come funziona
Telegram è un servizio di chat fondato nel 2013 dal miliardario di origine russa Pavel Durov e da suo fratello Nikolai, matematico e programmatore. L'idea è nata dopo che i due hanno fatto fortuna creando nel 2006 il social network russo VKontakte. Nikolai, dopo essere fuggito dalla Russia e aver venduto la sua partecipazione in VKontakte, ha sviluppato i sistemi di trasferimento dati della piattaforma.
Oggi Telegram viene utilizzata da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo nella comunicazione quotidiana. Attraverso questo mezzo, è possibile pubblicare storie, creare gruppi di discussione, aprire canali per attirare notizie e informazioni, ecc. Gli utenti hanno come limitazione quella di non attuare truffe o inviare spam, incitare all'odio e alla violenza, o pubblicare contenuti illegali di pornografia. Nella pratica però la moderazione è più blanda rispetto ad altri social, nel senso che i moderatori rimuovono gli appelli espliciti alla violenza ma sono molto più tolleranti su altre cose.
Telegram: la differenza con WhatApp
Da molti Telegram è stata definita la WhatApp dell'Est, vista la straordinaria somiglianza con il più popolare servizio di chat istantaneo del mondo. C'è però una differenza in termini di privacy: Telegram non obbliga a svelare il proprio numero di cellulare, mentre per ora su WhatApp questa funzione non è possibile. La misura in cui Telegram è crittografato però rimane oscura.
Mentre WhatsApp utilizza la crittografia end-to-end per impostazione predefinita, considerata tra i modi migliori per salvaguardare i messaggi degli utenti, Telegram non lo fa. O meglio lo fa solo per gli utenti che avviano una chat segreta, rendendo i messaggi illeggibili da Telegram e da eventuali altri soggetti spia. La piattaforma ha anche propri protocolli di crittografia proprietari, il che implica l'impossibilità per gli esperti di sicurezza di testare e verificare ciò che fa l'azienda.
Telegram: ecco come guadagna
Nei primi nove anni dalla sua creazione, Telegram non ha guadagnato nulla. Così nel 2022 Durov ha pensato un meccanismo per monetizzare lanciando Telegram Premium. Si tratta di una versione basata su abbonamento dove gli utenti possono effettuare download più veloci e caricare file più grandi. Inoltre, è stato attuato un sistema di ricompensa per i creatori di contenuti, trattenendo il 50% dei ricavi derivanti dalla pubblicità nei loro canali. Ciò nonostante, ancora la maggior parte dei finanziamenti per la piattaforma, proviene dai suoi proprietari fondatori.
Perché governi sono preoccupati
I governi di tutto il mondo hanno espresso preoccupazioni per l'utilizzo di Telegram, in quanto i suoi contenuti non vengono inviati agli utenti in base alla loro cronologia di coinvolgimento esattamente come avviene per altre piattaforme. L'incitamento all'odio e alla violenza possono diventare virali, perché gli utenti possono pubblicare i loro contenuti da un canale all'altro utilizzando ad esempio link con argomenti aggressivi.
L'esempio del mese scorso in Gran Bretagna è emblematico, dopo l'omicidio delle tre giovani ragazze. Secondo uno studio eseguito dal think tank anti-estremismo britannico
Institute for Strategic Dialogue, i canali Telegram sono stati adoperati dagli estremisti per fomentare l'odio verso i musulmani, diffondendo consigli pratici all'azione e agli obiettivi per gli aspiranti alla rivolta.