Il tasso SOFR è l'acronimo di Secured Overnight Financing Rate e oggi svolge una funzione importante nel sistema finanziario, soprattutto dopo l'abbandono da parte delle banche del LIBOR (London Interbank Offered Rate) come tasso di riferimento. Investitori, finanziatori e mutuatari hanno necessità di comprendere il funzionamento di tale parametro visto il suo utilizzo in molti strumenti finanziari e accordi che vedono coinvolte le banche e i consumatori.
Tasso SOFR: definizione e caratteristiche
Il SOFR non è altro che il tasso di interesse di riferimento - introdotto nel 2017 come alternativa al LIBOR - che esprime il costo dei prestiti overnight in dollari Usa garantiti dai titoli di Stato americani. Il tasso è calcolato sulle transazioni effettive nel mercato dei pronti contro termine dei Treasury. Questo lo differenzia dal LIBOR, che invece risultava dalle stime delle banche e quindi era meno affidabile e trasparente. Il SOFR presenta quindi le seguenti caratteristiche:
- basato sulle transazioni e non stimato, in quanto deriva da effettivi scambi repo (repurchase agreement) garantiti dai buoni del Tesoro Usa;
- overnight, poiché riflette il costo del prestito che avviene durante la notte senza alcuna scadenza precisata;
- garanzia, dal momento che il prestito ha come sottostante titoli di Stato americani che fanno da garanti riducendo in questo modo il rischio di credito.
Tasso SOFR: come si calcola
Il calcolo del SOFR avviene facendo la media dei tassi effettivi ponderati in base al volume delle transazioni nel mercato dei repo. Queste comprendono:
- le transazioni di riacquisto a tre parti che coinvolgono le banche di compensazione;
- le operazioni di riacquisto di General Collateral Finance, con la compensazione e regolamentazione della Fixed Income Clearing Corporation;
- le operazioni di riacquisto bilaterale, compensate e regolate dalla Fixed Income Clearing Corporation.
Tasso SOFR: dove viene applicato
Il tasso SOFR trova applicazione in svariati strumenti finanziari. Tra questi si possono ricordare:
- i titoli a tasso variabile; dove la variabilità ha come riferimento proprio il SOFR.
- i prestiti commerciali, con tassi di interesse collegati al SOFR;
- i derivati, quali futures, opzioni e swaps, che hanno come sottostante il SOFR e consentono sia strategie di copertura che di speculazione;
- le cartolarizzazioni, ossia titoli strutturati garantiti da attività che utilizzano il SOFR.
I principali vantaggi
L'utilizzo del SOFR porta a determinati vantaggi nella sua applicazione, quali:
- stabilità, in quanto essendo un tasso garantito da titoli di Stato sicuri, è meno volatile rispetto ad altri tassi utilizzati in passato come il LIBOR;
- trasparenza, poiché il SOFR scaturisce da transazioni effettive e non da stime come avveniva per il LIBOR, il che riduce il rischio di manipolazione;
- rischio di credito ridotto, proprio perché c'è la garanzia dei titoli del Tesoro Usa nelle operazioni repo;
- copertura dalle oscillazioni dei tassi di interesse attraverso le strategie sui derivati come futures e swaps.
SOFR e LIBOR a confronto
Fino a pochi anni fa, il LIBOR era considerato il tasso di riferimento per tutta una serie di contratti finanziari, ma molti casi di manipolazione delle banche hanno indotto le istituzioni ad adottare forme alternative. Nel 2017, l'Alternative Reference Rates Committee ha identificato il SOFR come una soluzione e nell'aprile del 2018 la Federal Reserve Bank di New York ha iniziato a pubblicare il SOFR. Ciò ha segnato un cambiamento significativo nel panorama dei tassi di riferimento.
Ma quali sono le differenze tra il SOFR e il LIBOR? Se ne possono tracciare tre in particolare. Innanzitutto, il SOFR si basa su operazioni di riacquisto overnight effettive e garantite da titoli di Stato USA; il LIBOR è frutto di stime bancarie e non esiste alcuna garanzia nei prestiti. In secondo luogo, proprio perché basato su operazioni effettive, il SOFR è un tasso trasparente, mentre il LIBOR non è sempre limpido. Infine, il SOFR per sua natura è poco suscettibile alle manipolazioni, a differenza del LIBOR che spesso è stato oggetto di scandali che hanno coinvolto gli istituti finanziari.