Cosa si intende per rapporto deficit/PIL? Quale è la differenza con il rapporto debito/PIL? Conoscere entrambi i rapporti è fondamentale per comprendere le decisioni e i numeri della Legge di Bilancio, la più importante per uno Stato. Vediamoli nel dettaglio.
Rapporto deficit/PIL: cosa è come funziona
Il deficit pubblico è la differenza negativa tra le entrate e le uscite di uno Stato. Si tratta di un disavanzo primario, misurato al netto degli interessi che il Paese sostiene per finanziare il proprio debito pubblico. Questo deficit è calcolato in rapporto al PIL in modo da definire la possibilità di ripagare il debito accumulato. In questo modo la misurazione è in grado di ignorare il processo inflativo.
Stando a quanto sancito dal Patto di Stabilità e Crescita del 1997, ciascuno Stato dell’Unione monetaria è tenuto ad avere un rapporto deficit/PIL non superiore al 3%. Lo sforamento di questa soglia imporrebbe al Consiglio UE di avviare una procedura di infrazione per deficit eccessivo, mentre il Paese inadempiente sarebbe costretto ad adottare delle misure correttive per riportare il rapporto sotto la barriera del 3%.
Tuttavia, negli ultimi anni, i provvedimenti di emergenza attuati per contrastare la pandemia di Covid-19 sono stati approvati in deroga al Patto di Stabilità, che resta sospeso fino al 2023, anche a causa dell’impatto economico della guerra in Ucraina.
Rapporto debito/PIL: cosa è come funziona
Come già precisato precedentemente, il deficit è la differenza negativa tra entrate e uscite di uno Stato e non deve superare il 3%, mentre il rapporto debito/PIL indica il debito dello stesso Stato nei confronti di un soggetto economico creditore.
Il rapporto è utilizzato come strumento per misurare lo stato di salute di un economia, soprattutto da quando, in base al Patto di stabilità e crescita, gli Stati dell’Unione monetaria sono tenuti a mantenere tale misura entro il limite del 60%.
L’indicatore debito/PIL ci dice quanto il debito del Paese pesi sulle finanze dello stesso e misura quanto uno Stato deve restituire ai suoi creditori, cioè a tutti coloro che hanno acquistato titoli di dello Stato stesso. Il rapporto indica quindi la possibilità che ha uno Stato di ripagare il proprio debito.