Nel terzo trimestre il PIL della Cina è cresciuto del 4,8% su base annua registrando l'aumento più debole in un anno sebbene abbia superato leggermente le aspettative degli analisti del 4,7%. Secondo l'Ufficio nazionale di statistica, comunque, l'andamento della produzione ha gettato le basi per arrivare al target del 5% per l'intero anno che il governo si è prefissato a inizio 2025.
All'interno di questi dati sono da ravvisare alcuni aspetti che fotografano una situazione di luci e ombre per l'economia del Dragone. Le esportazioni hanno registrato un vero boom colmando altre debolezze, come quella delle vendite al dettaglio, salite al ritmo più lento dal mese di novembre e degli investimenti in immobilizzazioni alla prima contrazione dal 2020. Il calo degli investimenti preoccupa perché è un segno del sentiment debole che pervade l'economia del Paese.
A guidare la contrazione è il settore immobiliare, ma è da rilevare anche il rallentamento della spesa in conto capitale delle infrastrutture e della manifattura. Nei primi tre trimestri, gli investimenti infrastrutturali sono aumentati appena dell'1,1%, il risultato peggiore da cinque anni, mentre gli investimenti nel settore manifatturiero sono crollati al 4% da quasi il 10% di inizio anno.
Un dato positivo è invece giunto dalla produzione industriale, che con una crescita del 6,5% ha superato le stime degli economisti. In questo quadro generale la Cina si prepara per affrontare una settimana molto impegnativa su vari fronti.
I vertici del governo si riuniranno a Pechino per discutere il quindicesimo piano di sviluppo quinquennale per la nazione. Il plenum si concluderà giovedì, giorno in cui potrebbero essere annunciate alcune decisioni prese. Tuttavia, l'intero piano potrebbe non essere approvato e rilasciato prima di marzo 2026.
Nel contempo, il vicepremier He Lifeng incontrerà il segretario del Tesoro americano Scott Bessent in Malesia per discutere sulla situazione dei dazi e preparare il terreno per il meeting tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping previsto per la fine del mese. L'obiettivo è quello di congelare definitivamente le tensioni tra i due Paesi che sono scoppiate dieci giorni fa quando Trump ha minacciato tariffe del 100% sulla Cina a seguito delle strette sulle terre rare da parte della seconda potenza economica mondiale.
Cina: riduzione dello stimolo monetario dopo i dati sul PIL?
I dati sul PIL sono sostanzialmente incoraggianti per la Cina, il che fa ventilare l'ipotesi che le autorità di Pechino riducano lo stimolo monetario per l'economia. "I responsabili politici potrebbero ritardare un taglio dei tassi di 10 punti base rispetto alle nostre previsioni quest'anno", ha affermato Ding Shuang, capo economista per la Grande Cina e l'Asia settentrionale presso Standard Chartered.
Della stessa opinione gli economisti di Bloomberg, Chang Shu e David Qu, secondo cui "i dati riducono la necessità di nuovi stimoli nel quarto trimestre". A loro avviso, quando i leader politici cinesi si riuniranno questa settimana per elaborare il piano quinquennale, "si concentreranno maggiormente sull'affrontare lo scollamento strutturale tra domanda e offerta". Anche Dan Wang, direttore cinese di Eurasia Group, è molto scettico.
"Non credo che ci saranno ulteriori stimoli incentrati sui consumi", ha detto. "L'obiettivo della politica è a lungo termine, compresa la riforma delle pensioni, che migliorerà i consumi in futuro, ma li ridurrà più immediatamente a causa dei licenziamenti e delle persone che hanno meno liquidità in mano". Jacqueline Rong, capo economista cinese di BNP Paribas SA, è invece ottimista su un rimbalzo degli investimenti infrastrutturali nel quarto trimestre grazie "all'aumento del sostegno fiscale".
L'Ufficio nazionale di statistica comunque esprime positività guardando al futuro in rapporto ai piani del governo. Nel documento pubblicato oggi si legge che la Cina "promuoverà l'attuazione e l'efficacia di politiche macro più proattive e di impatto, si concentrerà sulla stabilizzazione dell'occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative e promuoverà costantemente uno sviluppo di alta qualità per una crescita economica sostenuta e sana".