OpenAI prosegue la sua corsa agli investimenti infrastrutturali stringendo una nuova e strategica partnership con Foxconn, il più grande produttore globale di elettronica per conto terzi, noto soprattutto per l’assemblaggio degli iPhone.
L’accordo prevede la progettazione e la produzione negli Stati Uniti di componenti fondamentali per i data center di nuova generazione dedicati all’intelligenza artificiale. Vediamo gli altri dettagli.
Cosa sapere sull’accordo OpenAI – Foxconn
Pur senza dettagli finanziari, OpenAI ha annunciato che avrà accesso anticipato per valutare i sistemi prodotti da Foxconn e la possibilità di acquistarli. L’obiettivo condiviso è accelerare la costruzione di infrastrutture AI e garantirsi capacità produttiva stabile e localizzata sul territorio americano.
In base all’intesa, OpenAI e Foxconn svilupperanno in parallelo più generazioni di server AI, mentre nei siti industriali statunitensi del gruppo taiwanese verranno realizzati elementi chiave come sistemi di alimentazione, networking e raffreddamento. Foxconn è presente negli USA con stabilimenti in Wisconsin, Ohio, Texas, Virginia e Indiana.
Per Sam Altman, CEO di OpenAI, la partnership rappresenta “un passo per garantire che le tecnologie fondamentali dell’era dell’AI vengano costruite qui”, definendo lo sviluppo infrastrutturale legato all’intelligenza artificiale come “un’opportunità generazionale per reindustrializzare l’America”.
“Foxconn è in una posizione unica per supportare la missione di OpenAI con infrastrutture affidabili e scalabili”, ha dichiarato il presidente Young Liu. Il gruppo taiwanese cerca così di rafforzare il proprio posizionamento nella filiera dell’intelligenza artificiale, dopo essersi espanso anche nel settore automotive.
OpenAI: la forte espansione continua
L’accordo arriva in un momento di forte espansione per OpenAI, che negli ultimi mesi ha annunciato impegni di spesa per circa 1.400 miliardi di dollari, suscitando interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine di investimenti di questa scala. Altman ha dichiarato che la società prevede di raggiungere i 20 miliardi di dollari di ricavi annualizzati entro fine anno e “centinaia di miliardi” entro il 2030.
Il nuovo asse con Foxconn si aggiunge a una serie di collaborazioni strategiche: tra queste un’intesa da 100 miliardi di dollari, non ancora finalizzata, con Nvidia per investimenti a fasi, partnership cloud con Microsoft, Google e Amazon, e significativi accordi per l’espansione computazionale con Oracle.