La startup californiana Luma AI, specializzata in modelli video generativi e tecnologie multimodali, ha annunciato una raccolta fondi da 900 milioni di dollari in un round guidato da Humain, società di AI controllata dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita (AGI is multimodal and reality is the dataset of AGI). L’operazione, presentata durante l’U.S.-Saudi Investment Forum, porta la valutazione di Luma AI a oltre 4 miliardi di dollari.
Al finanziamento hanno partecipato anche il braccio di venture capital di AMD e gli investitori esistenti Andreessen Horowitz, Amplify Partners e Matrix Partners, confermando l’interesse crescente verso i modelli multimodali di nuova generazione. Vediamo cosa c’è da sapere.
Dal text-to-video ai “world models”: l’ambizione di Luma AI
Luma AI sviluppa “world models” in grado di apprendere non solo dal testo, ma anche da video, immagini e audio, simulando scenari e dinamiche del mondo reale. Una tecnologia pensata per superare i tradizionali limiti dei modelli linguistici puri.
A settembre l’azienda ha lanciato Ray3, definito il primo modello video “ragionante”, capace di interpretare prompt complessi e generare contenuti visivi, immagini e audio. Secondo il CEO, Amit Jain, Ray3 attualmente ottiene benchmark superiori a Sora 2 di OpenAI e comparabili a Veo 3 di Google.
Grazie al nuovo finanziamento, ha spiegato Jain, Luma punta ad accelerare l’addestramento e la distribuzione dei propri modelli multimodali su larga scala.
Luma AI: l’alleanza con Humain e la nascita del supercluster “Project Halo”
La collaborazione con Humain non si ferma all’investimento. Le due società costruiranno insieme Project Halo, un supercluster da 2 GW, destinato a diventare una delle più grandi installazioni di GPU al mondo.
Il progetto mira a rafforzare il ruolo dell’Arabia Saudita come nuovo polo globale dell’AI. Humain, guidata dal veterano del settore Tareq Amin, ha annunciato partnership parallele con AMD, Cisco, GlobalAI (con infrastruttura Nvidia) e xAI di Elon Musk.
Il supercluster Halo raddoppierà la potenza prevista da altri recenti investimenti nel settore: per confronto, Meta Platforms sta costruendo un cluster da 1 GW, mentre Microsoft ha dispiegato la prima infrastruttura basata sulla piattaforma Nvidia GB300 NVL72.
La collaborazione include anche Humain Create, un’iniziativa destinata a sviluppare modelli di intelligenza artificiale “sovrani”, addestrati su dati arabi e regionali. L’obiettivo è costruire il primo modello video in lingua araba e ampliare significativamente la rappresentazione del Medio Oriente nelle generazioni AI.
Jain ha sottolineato come l’addestramento basato sul web renda molti Paesi al di fuori di USA e Asia sottorappresentati nei dataset, con ricadute culturali e visive nei contenuti generati.
Luma AI: le polemiche sul copyright e le contromisure
Come molte aziende attive nel settore, anche Luma AI ha affrontato critiche per presunte violazioni di copyright nella sua piattaforma Dream Machine. Jain ha dichiarato che la società ha implementato “solidi sistemi di rilevamento” per prevenire la generazione di contenuti che riproducono proprietà intellettuali protette. “Anche provando ad aggirare i filtri, miglioriamo costantemente i modelli per identificarlo”, ha spiegato.