Negli ultimi mesi si è discusso molto sull'attività di
OpenAI come ente no-profit in base alla sua missione originaria. La società ha programmato di convertirsi in un'azienda per fare soldi, sollevando un polverone tra ex-dipendenti, accademici e società rivali. Tra i più accaniti oppositori all'idea di diventare un'organizzazione con scopo di lucro figura uno dei suoi fondatori, il CEO di Tesla
Elon Musk, che lo scorso anno ha intentato una causa in tribunale contro la società.
Musk sostiene che OpenAI si sia sganciata dai suoi obiettivi di rendere un servizio pubblico diffondendo l'intelligenza artificiale per trasformarsi in una realtà che insegue il profitto. Di fronte a tutte queste polemiche, il management di OpenAI ha deciso di fare un passo indietro e di cercare un equilibrio complicato con una società di pubblica utilità. Ecco di cosa si tratta.
Società di pubblica utilità: cos'è e come funziona
La società di pubblica utilità è prevista da una legge del Delaware che consente alle entità a scopo di lucro di perseguire obiettivi di carattere sociale e che riguardano il miglioramento della società. In termini pratici, gli interessi economici degli azionisti devono essere bilanciati con i benefici pubblici indicati nello statuto della società.
In tutto questo, gli amministratori non sono obbligati a dare priorità agli uni rispetto agli altri. Il motivo per cui si mette in piedi una struttura di questo tipo è per far viaggiare in parallelo obiettivi finanziari e sociali. Questo permette all'azienda di finanziare in maniera più agevole gli investimenti importanti per portare avanti la sua missione, ma allo stesso tempo di mettere un freno agli investitori che esercitano pressione affinché la società si allontani dai suoi obiettivi sociali per dare priorità ai rendimenti finanziari.
C'è da dire che le società di pubblica utilità sono un tipo di entità legale abbastanza nuovo, il che mette in difficoltà i tribunali nell'interpretazione delle varie situazioni che si vengono a creare. Tra l'altro, solo gli azionisti con almeno il 2% del capitale possono citare in giudizio la società se non mantiene i suoi impegni di natura sociale. Questa struttura è popolare tra le startup di intelligenza artificiale che vogliono diffondere la tecnologia in maniera chiara e trasparente, senza abbattere la possibilità di creare profitto. Nel settore, Anthropic e xAI di Elon Musk sono due esempi di società di pubblica utilità.
Com'è la situazione in OpenAI
La situazione di OpenAI è abbastanza complessa. Attualmente l'azienda ha una struttura ibrida, dove vi è OpenAI Inc. che rappresenta un'organizzazione no-profit e OpenAI LLC che invece funge da filiale a scopo di lucro. Di quest'ultima, Microsoft ha una partecipazione di minoranza. Il modello è di tipo capped-profit, ossia gli investitori aderiscono agli obiettivi di organizzazione senza scopo di lucro limitando i loro rendimenti finanziari. OpenAI vuole convertire la componente a scopo di lucro in una società di pubblica utilità, rimuovendo in questo modo il limite ai rendimenti finanziari.
La mossa sicuramente avrà il plauso degli investitori che continuerebbero a sostenere la società, ma l'entità senza scopo di lucro mantiene il controllo. Con il nuovo piano, l'organizzazione no-profit avrà un Consiglio di amministrazione separato da quello dell'entità a scopo di lucro, ma entrambi comprenderanno inizialmente gli attuali direttori dell'organizzazione no-profit. Nel corso del tempo, l'organizzazione no-profit sarà in grado di selezionare i membri del Cda per l'organizzazione a scopo di lucro. Deve essere ancora stabilito invece se l'entità senza scopo di lucro potrà licenziare i direttori o i dirigenti dell'organizzazione a scopo di lucro. In definitiva, la divisione non profit resterà il principale organo decisionale.
In tutto questo, comunque, il rischio per OpenAI è quello di essere accusata di "ethical washing", una pratica che deriverebbe dal fatto di utilizzare standard indipendenti per valutare la conformità con gli obiettivi sociali o ambientali. L'argomento è delicato e trovare un equilibrio per costruire un'intelligenza artificiale sicura e a beneficio dell'umanità senza scivolare in logiche di profitto è un'impresa tutt'altro che semplice.