Le principali banche d'investimento hanno aggiornato al rialzo le previsioni sulla crescita economica della Cina e sull'andamento dei mercati azionari. Questo cambiamento è avvenuto dopo la notizia inattesa di una tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina. Ecco cosa ne pensano.
Tregua USA-Cina: gli asset manager cambiano prospettiva
A inizio settimana, Stati Uniti e Cina hanno annunciato un accordo per sospendere temporaneamente la maggior parte dei dazi reciproci per 90 giorni. In base all'intesa, gli Stati Uniti ridurranno le tariffe sui prodotti cinesi dal 145% al 30% per un periodo di tre mesi, mentre la Cina abbasserà i dazi sulle importazioni statunitensi dal 125% al 10%.
Questo accordo rappresenta una significativa distensione dopo mesi di tensioni commerciali innescate dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ad aprile. UBS ha aggiornato al rialzo le previsioni sul PIL della Cina, stimando una crescita compresa tra il 3,7% e il 4% per il 2025, rispetto alla precedente stima del 3,4%. Questo miglioramento riflette un impatto meno severo del conflitto commerciale sul paese.
Anche Morgan Stanley ha corretto le sue previsioni, ipotizzando un'accelerazione delle esportazioni cinesi grazie alla finestra temporale di dazi ridotti. Secondo la banca d'investimento, il PIL del secondo trimestre potrebbe superare il 4,5%, mentre la crescita del terzo trimestre è ora prevista oltre il 4%, in contrasto con le precedenti stime di rallentamento.
ANZ Bank ha modificato il proprio giudizio dopo aver ridotto, ad aprile, la previsione di crescita dal 4,8% al 4,2%. Ora intravede la possibilità che il PIL superi questa soglia. Anche Natixis ha aggiornato la propria stima, prevedendo una crescita del 4,5% per l'intero anno, ipotizzando ulteriori stimoli fiscali e riduzioni tariffarie. In precedenza, la banca francese aveva rivisto la sua previsione dal 4,7% al 4,2%.
Mercati azionari cinesi: ottimismo, ma con prudenza
L'ottimismo economico si riflette anche sui mercati azionari cinesi. Nomura ha elevato il rating delle azioni cinesi a "Overweight tattico", riducendo al contempo l'esposizione verso l'India. Anche Citi ha rivisto il proprio target sull'Hang Seng Index, portandolo a 25.000 punti entro fine anno, con una previsione di 26.000 punti per il primo semestre del 2026.
Pierre Lau, responsabile della strategia azionaria cinese di Citi, ha dichiarato di preferire titoli meno esposti all'incertezza tariffaria, alzando il giudizio sul settore dei consumi e su quello tecnologico da "Neutral" a "Overweight".
Alcuni esperti vedono ancora opportunità nel mercato cinese. Eddy Loh, Chief Investment Officer di Maybank, ritiene che le valutazioni siano interessanti, soprattutto nei settori dei servizi di comunicazione e dei beni di consumo discrezionali.