Il modulo 13F è uno dei documenti più attenzionati dagli investitori di tutto il mondo per seguire le strategie di investimento dei principali investitori mondiali ed ottenere spunti nelle proprie scelte di portafoglio. Lo scopo per cui è stato creato è quello di aumentare la trasparenza nel mercato azionario, rendendo pubbliche le mosse dei gestori patrimoniali. L'effetto è anche di comprendere meglio quelli che sono i movimenti di mercato e prendere decisioni informate.
Modulo 13F: cos'è
Il modulo 13F è un documento normativo richiesto dalla
Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti con cui i gestori patrimoniali che hanno asset in gestione di
valore superiore a 100 milioni di dollari rendono pubbliche le operazioni effettuate nel trimestre precedente sulle partecipazioni. I gestori hanno tempo entro 45 giorni dalla fine di ogni trimestre per presentare il modulo. Le informazioni richieste sono soprattutto il nome della partecipazione, il numero degli asset posseduti e il controvalore dei titoli. Questi possono riguardare azioni, obbligazioni e altre attività.
Questi report rappresentano uno strumento prezioso per investitori, trader e analisti in quanto possono identificare le tendenze e i cambiamenti nel mercato. Se un titolo, ad esempio, è molto acquistato in un trimestre da diversi gestori, vuol dire che il sentiment attuale per quel titolo è positivo e quindi c'è la possibilità che nel tempo il suo valore cresca. Lo stesso discorso vale se un certo numero di gestori ha venduto un particolare asset. In quel caso, cresce l'aspettativa che il titolo perda valore.
Modulo 13F: 4 punti chiave
L'analisi del modulo 13F richiede l'identificazione di alcuni punti chiave che servono sia per gli investitori che per gli esperti di mercato nelle loro valutazioni.
Il primo punto è quello di cercare le tendenze, partendo dai movimenti che sono stati fatti in un determinato trimestre. Intorno a questi movimenti, si viene a creare un clima di fiducia o al contrario sfiducia verso un titolo che consente di prevedere con una certa probabilità quali saranno i corsi futuri.
Il secondo punto è comprendere la strategia di un investitore. Per chi tende a emulare le strategie di uno o più investitori istituzionali, il modulo 13F fornisce una fotografia sul loro posizionamento e fa percepire qual è la loro view sul mercato. In pratica, comprendendo la strategia di un investitore, si ottengono informazioni importanti sul perché egli sta acquistano o vendendo determinati titoli.
In terzo luogo, il documento permette di individuare nuove posizioni degli investitori istituzionali, il che fornisce degli spunti per identificare titoli sopravvalutati o sottovalutati.
Infine, il modulo 13F dà una misura della posizione. Se ad esempio sono state aperte piccole posizioni su un titolo, potrebbe voler dire che i gestori stanno testando il terreno, senza esporsi troppo. Se al contrario la posizione è significativa, la fiducia in un titolo è elevata incrementandone le prospettive di crescita.
I limiti
I moduli 13F hanno assunto un'importanza crescente nel tempo nell'ambito della gestione del rischio. Tuttavia, presentano alcune limitazioni che vale la pena di sottolineare.
Innanzitutto, il documento fornisce un'istantanea di ciò che è avvenuto nel trimestre precedente, con un ritardo fino a 45 giorni rispetto alla situazione attuale. Questo significa che le informazioni contenute nel rapporto potrebbero non essere aggiornate. Se ad esempio, pochi giorni dopo la fine del periodo di segnalazione il gestore attua delle modifiche importanti nel suo portafoglio di investimento, la situazione attuale potrebbe essere molto diversa da quella segnalata.
In secondo luogo, il numero dei titoli coperti dal rapporto è limitato. Le categorie riguardano essenzialmente le azioni e i titoli di debito convertibili, il che implica un quadro incompleto del portafoglio di un gestore. Di conseguenza, le considerazioni sulla sua strategia di investimento e della gestione del rischio potrebbero essere sviate.
Infine, i rapporti sono richiesti per i gestori più grandi, ossia con oltre 100 milioni di dollari di attività in gestione. La mancata copertura degli operatori più piccoli potrebbe dare un polso del mercato inesatto.