I mercati immobiliari cinesi sono da tempo sull'orlo del collasso, con le aziende che stanno faticando enormemente a star dietro ai pagamenti e i progetti immobiliari che riprendono con grande lentezza. Il più grande sviluppatore immobiliare, Evergrande, sta affogando sotto una montagna di 300 miliardi di dollari di debiti e la scorsa settimana ha annunciato l'annullamento del contratto per costruire il più grande stadio di calcio del mondo a Guangzhou, nella sua provincia di origine.
L'azienda in questo modo riceverà un rimborso di 818 milioni di dollari, che contribuirà a ripagare i creditori. Il Governo cinese sta cercando di adottare misure di allentamento dopo una feroce repressione nel settore che lo ha messo in ginocchio dopo anni di fioritura. Tuttavia, preme sul fatto che i progetti debbano essere portati a termine per evitare che i mercati immobiliari non siano investiti da una crisi dei mutui.
Mercati immobiliari: i Paesi a rischio
L'attenzione globale si è concentrata sulla Cina, ma vi sono altri Paesi in questo momento traballanti riguardo il loro settore immobiliare, con i consumatori che adesso devono affrontare aumenti dei tassi d'interesse e pagamenti mensili più consistenti.
Uno di questi è la Corea del Sud. Nel primo semestre del 2022 le vendite di case nel Paese sono scese decisamente per via della crescita dei prezzi del 20% in due anni e delle strette sui tassi da parte della Banca Centrale, che ha portato il costo del denaro dallo 0,5% al 2,25%. Questo è un problema non da poco, perché il 75% della ricchezza dei cittadini coreani deriva dalla proprietà immobiliare e il debito delle famiglie rispetto al PIL, superando il 100%, è il più alto tra le principali economie.
L'Est Europa desta anche molte preoccupazioni. Ungheria e Repubblica Ceca manifestano rapporti molto alti di prezzo/affitto e prezzo/reddito, mentre la Polonia ha prezzi degli immobili più bassi ma i tassi d'interesse sono passati in un anno da quasi zero al 6,5%. I mutui ne hanno risentito enormemente, il che ha spinto il Parlamento polacco a varare una legge per permettere alle persone di saltare fino a otto rate di mutuo per quest'anno e per il prossimo, per le particolari condizioni in cui versano a causa di un'inflazione a due cifre. Le banche nazionali chiaramente non sono contente, in quanto sono costrette ad accantonare fino a 4 miliardi di dollari di perdite.
Spostandosi in America Latina, la situazione sembra più stabile, per il fatto che i mercati ipotecari non sono stati mai molto sviluppati, di conseguenza risultano essere meno sensibili rispetto ai tassi d'interesse. Anzi, gli acquirenti in contanti possono vedere il settore immobiliare come un modo per proteggersi dall'aumento dei prezzi.
In Asia invece, ci sono delle situazioni come quella dell'India dove la spirale prezzi/tassi sembra essere più mite rispetto a quella di altri Paesi. La Reserve Bank of India ha aumentato i tassi dal 4% al 5% e l'inflazione si è stabilizzata al 7%. Questo ha comportato un aumento di interesse per gli investimenti immobiliari nella Nazione, ha riferito Henry Chin, responsabile della ricerca asiatica presso CBRE, la più grande società di consulenza immobiliare del mondo.