Il mercato immobiliare ha subito un duro colpo nel corso del 2020 durante la pandemia. Le compravendite sono rimaste bloccate per via del lockdown generalizzato e gli affitti hanno accusato il calo drastico della domanda per effetto della crescita notevole dello smartworking.
Anche gli affitti brevi sono stati penalizzati da un minor numero di viaggiatori che richiedevano di soggiornare per breve tempo nei B&B. Nel 2021 il mercato del Real Estate è pronto a ripartire, ma gli investitori dovranno affrontare alcune questioni nella costruzione del portafoglio immobiliare. Ne abbiamo individuate 5 che possono determinare il modus operandi nelle scelte che poi verranno compiute. Vediamole.
Le Banche Centrali inonderanno il mercato di liquidità
Le politiche largamente accomodanti da parte delle Banche Centrali saranno linfa vitale per la ripresa degli immobili. I tassi tenuti a zero favoriranno da un lato la richiesta di finanziamento per effettuare speculazioni immobiliari, da un altro versante renderanno più accessibili i mutui alle famiglie che vorranno comprare casa.
Inoltre, considerando un discorso di performance dal punto di vista dell'investitore, i tassi bassi sposteranno l'attenzione verso impieghi di capitale più remunerativi e il mattone potrebbe essere un'opportunità.
Fuga da grandi città modificherà la localizzazione delle case
La tendenza generale per il futuro è quella di spostarsi in periferia alla ricerca di spazi più ampi. Rispetto al passato si penserà di più alla casa come a un luogo per passare del tempo libero, per stare bene con se stessi e per dedicarsi alla cultura. Per questa ragione il mercato degli immobili potrebbe avere un'accelerazione proprio fuori dai centri urbani.
E-commerce e smartworking le parole d'ordine del futuro
La logistica trarrà vantaggio da tutte quelle attività che si sono sviluppate durante la pandemia, come l'e-commerce in settori tipo l'alimentare e la salute che prima non erano visti in questa veste. Inoltre c'è sempre il discorso dello smartworking, in maniera particolare in Paesi come gli Stati Uniti dove la forza lavoro è meno giovane rispetto all'Europa e quindi ci sarebbe meno propensione a tornare in ufficio.
La pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori
Capire quali possono essere gli assets vincenti può fare la differenza nel mondo degli immobili. La crisi economica e le mutate preferenze dei consumatori, i quali ora acquistano maggiormente online, metteranno in difficoltà il commercio al dettaglio. Altre attività però possono rendere bene come studi medici, abitazioni unifamiliari, call center, spazi da usare come deposito temporaneo, ecc.
La Green Economy sarà parte integrante degli immobili
Tutti i Paesi a livello mondiale sono ormai decisamente orientati verso la decarbonizzazione totale entro il 2050. Sono numerosi i piani in tal senso: dalla Next Generation EU dell'Europa, alla Bidenomics degli Stati Uniti, al China Standard 2035 della Cina e ai grandi programmi sul cambiamento climatico di Corea e Giappone. Pertanto i prezzi delle case sicuramente saranno molto influenzati dall'efficienza energetica nelle abitazioni, nonché da eventi naturali come inondazioni, sismi, incendi e innalzamento del livello del mare.