Molti si chiedono se l'intelligenza artificiale sia oggetto di una
gigantesca bolla come quella delle
dot-com di fine anni '90, che degenerò nella catastrofe di inizio millennio. Le più grandi aziende tecnologiche di tutto il mondo stanno investendo miliardi di dollari per i loro modelli AI (Artificial Intelligence) e per i data center che contengono una quantità enorme di dati sprigionati dalla nuova tecnologia. I riscontri in termini di ricavi e utili si stanno cominciando a vedere, il che lascia supporre che potremmo essere di fronte a una vera rivoluzione tecnologica.
Di questo è convinto Raj Ganguly, co-fondatore e co-Amministratore delegato della società di venture capital B Capital. Nel podcast "Beyond the Valley" della CNBC, l'imprenditore manager ha dichiarato che l'intelligenza artificiale si trova "nella prima parte di un super ciclo che potrebbe durare 20 anni". In sostanza, potrebbe essere al terzo o quarto anno di una fase di 15-20 anni che "cambierà il mondo in ogni aspetto", ha detto. Ci saranno quindi "profondi cambiamenti nel modo in cui vengono sviluppati i farmaci o il mercato del lavoro", ha aggiunto.
Tuttavia, Ganguly sottolinea la possibilità che in questo momento si sia in una bolla, perché "la gente pensa che nei prossimi cinque anni l'intelligenza artificiale cambierà il mondo, ma occorre sempre più tempo di quanto si creda".
Intelligenza artificiale: 3 grandi tendenze in corso
Il mondo si è accorto dell'intelligenza artificiale tre anni fa, quando OpenAI ha fatto irruzione con il suo chatbot rivoluzionario ChatGPT. Da allora si è scatenata una lotta serrata tra grandi aziende tecnologiche e startup per accaparrarsi quote di mercato che potrebbero ridefinire il futuro del business aziendale. Nel frattempo sono incorsi tre grandi cambiamenti, secondo Ganguly.
Il primo è che l'ecosistema tecnologico globale, pur ancora appannaggio delle società della Silicon Valley, si sta spostando lentamente altrove. La regione aveva una quota di mercato circa dell'80%-90%, mentre ora, osserva Ganguly, la percentuale è meno della metà.
Il secondo grande cambiamento sta nel fatto che i fondatori delle aziende in ambito tecnologico non hanno più bisogno di acquistare attrezzature o assumere programmatori per avere successo, in quanto l'intelligenza artificiale può servire da supporto nella costruzione e programmazione. "Mentre il precedente boom tecnologico si è concentrato su aziende rivolte ai consumatori come Amazon e Meta Platforms, i prossimi dieci anni saranno più incentrati sulla tecnologia 'profonda' come l'intelligenza artificiale generativa e i semiconduttori avanzati", ha affermato.
In terzo luogo, "il prossimo decennio riguarderà molto la ridefinizione dei settori che sono stati meno toccati dalla tecnologia, e va ben oltre la tecnologia di consumo", ha detto Ganguly. Al riguardo, il top manager ha individuato l'India come un mercato che sta costruendo app native AI, che possono funzionare con qualsiasi modello linguistico di grandi dimensioni. "L'opportunità ora è in quel livello di app native per l'intelligenza artificiale", ha detto. "Vedrete alcune di queste aziende costruite in India diventare leader di mercato in mercati come gli Stati Uniti e l'Europa nei prossimi cinque anni".