Dodici mesi fa, il mercato delle offerte pubbliche iniziali (IPO) in India viveva un momento di grande fermento. Startup tecnologiche di spicco come Swiggy, specializzata nella consegna di cibo e generi alimentari, e Ola Electric, produttore di veicoli elettrici a due ruote, erano pronte a debuttare in Borsa, cavalcando l’onda di crescita economica della nazione. Nel 2025, però, la situazione è cambiata drasticamente. Vediamo cosa succede e le prospettive.
India: mercato IPO rallenta, pesano le incertezze economiche
Secondo i dati FactSet, nei primi cinque mesi dell’anno le quotazioni in Borsa in India sono state appena 99, rispetto alle 147 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Diverse aziende, come il fornitore di prestiti educativi Avanse Financial Services, il produttore farmaceutico Anthem Biosciences e la controllata indiana di LG Electronics, hanno posticipato i loro piani di quotazione a causa del sentiment debole degli investitori e di un quadro macroeconomico poco favorevole, nonostante l’approvazione da parte della Securities and Exchange Board of India (SEBI).
Il debutto di Ather Energy, produttore di scooter elettrici, il 6 maggio ha segnato la fine di un periodo di pausa di due mesi per le quotazioni sul mercato principale, ma non ha sollevato l’umore degli investitori: il titolo ha chiuso in calo di oltre il 3% rispetto al prezzo d’offerta.
Secondo Peeyush Mittal, gestore di portafoglio di Matthews Asia, il mercato IPO ha risentito della debolezza della rupia, della volatilità globale legata ai conflitti e alle tensioni tariffarie. Inoltre, i flussi di investimento esteri nel mercato indiano sono crollati del 220% nei primi cinque mesi dell’anno rispetto al 2024, secondo la National Securities Depository.
Una sfida più immediata per le aziende è la frenata nei consumi che si riflette sui risultati aziendali. Rishika Chandan, managing partner di Venturi Partners, spiega come molte società sostenute da private equity, abituate a crescite annuali del 35-40%, abbiano registrato solo un +15-20% nell’anno fiscale concluso a marzo. Una crescita insufficiente per attrarre gli investitori in questa fase, spingendo molte aziende a posticipare la quotazione in attesa dei picchi di vendita stagionali.
La Reserve Bank of India ha recentemente tagliato i tassi di interesse e il governo ha adottato misure per stimolare i consumi, ma per vedere effetti concreti su ricavi e profitti servirà ancora tempo, sottolinea Chandan.
IPO India: una pausa prima della ripresa
Il quadro sembra però mostrare qualche segnale di miglioramento nel secondo semestre. A maggio, il mercato azionario indiano ha raccolto 6,4 miliardi di dollari attraverso la vendita di azioni, il livello mensile più alto da dicembre 2024, con una forte componente di block trades. L’attività non mostra segni di rallentamento, con almeno dieci operazioni da 1,2 miliardi di dollari nella prima settimana di giugno.
Dhruba Jyoti Sengupta, CEO di Wrise Wealth Management Middle East, definisce i fondamentali di India solidi e vede il mercato in attesa di un rilancio: “Con oltre 12 miliardi di dollari in IPO approvate da SEBI e più di 130 società pronte, il mercato primario sta semplicemente prendendo fiato prima di un nuovo balzo. La seconda metà dell’anno racconterà una storia molto diversa”.
Tra i debutti più attesi ci sono quelli di Reliance Jio, Tata Capital e LG Electronics India. Reliance Jio, la divisione telecom del colosso Reliance Industries, si prepara a una quotazione record da circa 400 miliardi di rupie, rappresentando un ambizioso tentativo di monetizzare un vasto ecosistema digitale.
Tata Capital, con un’offerta potenziale da 2 miliardi di dollari, e LG Electronics India potrebbero segnare un cambiamento significativo, dimostrando l’interesse delle multinazionali straniere per il mercato indiano, grazie alla stabilità regolamentare e ai flussi di vendita domestici.
Tra le startup, particolare attenzione è rivolta a Lenskart, società di eyewear sostenuta da Softbank, KKR e Temasek, che potrebbe raccogliere circa un miliardo di dollari in un’offerta pubblica. Anche Urban Company e Bluestone, rispettivamente nei servizi di pulizia e cura personale e nel settore gioielleria, si preparano a fare il salto in Borsa.
Mercato IPO India: verso valutazioni più realistiche
Non mancano però preoccupazioni sulle valutazioni, ritenute elevate. Mittal prevede che le IPO di punta arriveranno con sconti del 25-30% rispetto ai leader dei rispettivi settori, a differenza del 2024 quando molte offerte erano a premio, con esempi come Swiggy e Ola Electric che ora trattano sotto il prezzo d’esordio. Sengupta e Mittal concordano che il mercato azionario indiano resterà vivace con nuove emissioni e pipeline robuste, mentre il paese si avvia a diventare la quarta economia mondiale per dimensioni.
“In questo momento, l’India ricorda gli Stati Uniti dei primi anni 2000 e la Cina post-2009, quando i mercati IPO sono passati da una fase di crescita speculativa a una di quotazioni più strategiche. Non è più solo un mercato emergente, ma sta diventando una destinazione IPO con profondità, diversità e disciplina,” conclude Sengupta.