Trump contro il mondo: i momenti chiave della guerra dei dazi | Investire.biz

Trump contro il mondo: i momenti chiave della guerra dei dazi

30 mag 2025 - 15:45

04 giu 2025 - 12:25

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Tra escalation e accordi temporanei, la strategia tariffaria di Trump ha ridefinito i rapporti tra Stati Uniti, Cina, UE e altri partner globali. Ecco tutte le tappe

Sin dall’inizio del suo mandato, il presidente Donald Trump ha fatto dei dazi commerciali uno degli strumenti principali della sua politica economica estera. Con l’obiettivo dichiarato di proteggere l’industria americana e contrastare fenomeni come l’immigrazione illegale e l’importazione di droghe sintetiche come il fentanyl, le misure imposte hanno generato scossoni sui mercati finanziari e alimentato un clima di incertezza nell’economia globale. Vediamo insieme tutte le mosse del tycoon attuate fino ad oggi.

 

Trump, guerra commerciale: tutti i momenti chiave

Ecco una cronologia dei principali eventi che hanno scandito la guerra commerciale di Trump dall’inizio del suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti:

 

Febbraio 2025

  • 1 febbraio: Trump impone dazi del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada, e del 10% su quelle cinesi, con motivazioni legate alla sicurezza e al controllo del fentanyl.
  • 3 febbraio: Viene sospesa la minaccia di ulteriori dazi a Canada e Messico per 30 giorni, in cambio di concessioni su immigrazione e lotta alla criminalità.
  • 7 febbraio: Slittano le tariffe sui pacchi “de minimis” dalla Cina, in attesa della definizione di un sistema di riscossione efficace.
  • 10 febbraio: Le tariffe su acciaio e alluminio vengono fissate al 25% senza eccezioni.

 

Marzo 2025

  • 3 marzo: Nuovi dazi del 25% contro Messico e Canada in vigore dal 4 marzo; intanto, le tariffe sul fentanyl cinese vengono raddoppiate al 20%.
  • 5 marzo: Dopo pressioni delle case automobilistiche, Trump rinvia le tariffe su alcuni veicoli provenienti da Canada e Messico.
  • 6 marzo: Esenzione temporanea per 30 giorni sui dazi del 25% per merci canadesi e messicane.
  • 26 marzo: Viene introdotta una tariffa del 25% su auto e camion leggeri importati.

 

Aprile 2025

  • 2 aprile: Annunciate tariffe globali del 10% su tutte le importazioni, con incrementi mirati verso i principali partner commerciali.
  • 9 aprile: Dopo un crollo dei mercati, Trump sospende per 90 giorni gran parte dei dazi appena introdotti. Rimane però in vigore il dazio generalizzato del 10%. Sempre il 9 aprile, Trump annuncia l’aumento delle tariffe sulle importazioni cinesi al 125%, portando il totale dei dazi fino al 145%.
  • 13 aprile: Viene concessa un’esenzione sui dazi per smartphone, computer e altri dispositivi elettronici di fabbricazione cinese.
  • 22 aprile: Vengono avviate indagini di sicurezza nazionale sulle importazioni di farmaci e semiconduttori, aprendo la strada a possibili nuovi dazi.

 

Maggio 2025

  • 4 maggio: Imposta una tariffa del 100% su tutti i film non prodotti negli Stati Uniti.
  • 9 maggio: Annunciato un accordo commerciale bilaterale limitato con il Regno Unito. Restano in vigore dazi del 10% sulle esportazioni britanniche.
  • 12 maggio: Washington e Pechino concordano una tregua di 90 giorni con la riduzione temporanea delle tariffe reciproche: quelle statunitensi scendono dal 145% al 30%, quelle cinesi dal 125% al 10%.
  • 13 maggio: Viene tagliata la tariffa “de minimis” per le spedizioni cinesi fino a 800 dollari, che scende dal 120% al 54%.
  • 23 maggio: Trump minaccia un nuovo dazio del 50% sulle importazioni dall’Unione Europea, a partire dal 1° giugno, e avverte Apple: iPhone prodotti all’estero saranno colpiti da una tariffa del 25%.
  • 25 maggio: Fa marcia indietro sulla minaccia all’UE, estendendo la scadenza per i negoziati fino al 9 luglio.
  • 28 maggio: Un tribunale commerciale blocca l’entrata in vigore dei dazi generalizzati, giudicando eccessiva l’autorità esercitata dalla presidenza.
  • 29 maggio: Una corte d’appello federale sospende temporaneamente la decisione del tribunale inferiore e ripristina i dazi, in attesa del verdetto definitivo. Le parti dovranno presentare le loro memorie entro il 9 giugno.
  • 31 maggio: Trump annuncia che i dazi sulle importazioni di acciaio dall'estero passeranno dal 25% al 50% dal 4 giugno.

 

Dazi Trump: quale effetto su economia e mercati finanziari?

La guerra dei dazi avviata da Trump ha segnato una profonda rottura con la tradizionale politica commerciale statunitense. Mentre le sue misure hanno puntato a rafforzare l’economia interna, gli effetti globali si sono tradotti in instabilità, tensioni diplomatiche e gravi ripercussioni per settori chiave dell’economia mondiale.

Anche i mercati finanziari hanno reagito con forte volatilità: ogni nuova minaccia tariffaria o tregua temporanea ha provocato brusche oscillazioni sulle Borse. L’incertezza generata da politiche commerciali imprevedibili ha frenato gli investimenti e accresciuto il rischio percepito dagli operatori globali.

Con l’evoluzione ancora in corso e il futuro delle tariffe legato anche all’esito delle battaglie legali, resta da vedere se questa strategia porterà i risultati sperati dal tycoon o lascerà solo fratture difficili da sanare nei rapporti economici globali.

 

 

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