È arrivato il momento dell'Europa. Ad affermarlo è un report di Goldman Sachs che mette in luce come negli ultimi anni il Vecchio Continente abbia sottoperformato rispetto agli Stati Uniti in termini di crescita di produttività. Ma per gli esperti della banca d'affari USA ora l'Europa ha davanti a sé opportunità da sfruttare.
La banca di investimento osserva che dalla crisi finanziaria globale, il PIL reale dell'area euro sia aumentato del 18%. Meno della metà dell'incremento visto negli Stati Uniti. Ciò in gran parte è a causa di una crescita della produttività più debole. Tuttavia, il sentiment verso l'Europa sta migliorando, alla luce dei cambiamenti nella politica fiscale della Germania e della contemporanea incertezza della politica macroeconomica statunitense.
Europa: attenzione ai venti contrari
Le sfide dei Paesi del blocco avranno però a che fare con alcuni venti contrari, riporta il report di Goldman Sachs. In primo luogo, l'euro si è rafforzato e questo mette a rischio la competitività europea soprattutto nei confronti della Cina. Gran parte della perdita di competitività riflette l'aumento dei prezzi dell'energia e dei costi del lavoro, si legge nel documento.
In secondo luogo, c'è stato un cambiamento nel rapporto con la Cina, passata da mercato chiave di esportazione per i beni dell'area euro a principale concorrente.
Tra le motivazioni è da annoverare il rallentamento dell'economia cinese negli ultimi anni che ha moderato la crescita della domanda per le merci europee. Tuttavia, l'aspetto più importante è che la produzione cinese si è spostata verso l'alto nella catena del valore. In pratica, i beni cinesi sono più simili a quelli prodotti in Europa.
Terzo, l'Europa ha investito meno nei settori in crescita. In particolare, investe notevolmente meno in ricerca e sviluppo e tecnologia rispetto agli Stati Uniti. Uno dei motivi è la mancanza di finanziamenti per il rischio in Europa, che sono fondamentali per gli investimenti in settori innovativi.
Quarto, l'economia europea offre un ambiente imprenditoriale meno attraente rispetto ai suoi pari dei mercati sviluppati. Questo per effetto di un elevato onere normativo, un accesso limitato al credito, elevati costi di avvio e oneri fiscali, insieme a scarse pratiche di applicazione delle regole e di insolvenza.
Infine, l'Unione europea è colpita da un significativo calo demografico a causa del rapido invecchiamento della popolazione. Questo nonostante l'immigrazione, il miglioramento dello stato di salute generale e l'aumento dell'età pensionabile.
Ecco le opportunità
Considerando tutti i venti contrari citati, Goldman Sachs individua una serie di opportunità per l'Europa che le consentono di migliorare le proprie performance economiche.
Una è il maggiore investimento pubblico con il programma infrastrutturale della Germania da 500 miliardi di euro e il piano Next Generation EU che prevede spese sostanziali nel sud e nell'est della regione. Anche la spesa militare contribuirà a un incremento degli investimenti nell'area.
Una seconda opportunità è il posizionamento in alcune importanti industrie in crescita. Ad esempio, nel settore farmaceutico in Europa sono presenti grandi case di ricerca mondiali, nonché importanti aziende globali. Bruxelles è leader anche nella green energy, in particolare nell'eolico e nel solare.
In terzo luogo, il risparmio inutilizzato in Europa è molto alto e potrebbe essere indirizzato negli investimenti con una riforma del mercato finanziario. Questa dovrebbe migliorare mercati attualmente sottosviluppati e frammentati, con una forte dipendenza da depositi bancari, fondi pensione avversi al rischio, piccoli mercati di capitale di rischio e un limitato banking transfrontaliero.
Una quarta possibilità deriva dai progressi istituzionali dalla crisi del debito, con l'ampliamento dell'emissione di obbligazioni comuni dopo la pandemia e una condivisione del rischio in tutta l'Unione europea.
Quinto, una minore regolamentazione delle imprese domestiche potrebbe creare un significativo potenziale di crescita. Inoltre, combinando le iniziative a livello nazionale, una maggiore integrazione dei mercati dell'UE e la rimozione di barriere persistenti al commercio intra-UE di beni e servizi e alla mobilità del lavoro potrebbero generare anche benefici significativi per la crescita.
Considerate tutte queste opportunità, Goldman Sachs è ottimista sulle prospettive di crescita dell'Europa per i prossimi 2-3 anni. Le previsioni degli analisti USA per la crescita dell'area euro sono superiori al consenso per il periodo 2025-28, specialmente per la Germania.
In linea con questo, gli esperti si aspettano ulteriori aumenti dei rendimenti obbligazionari a lungo termine e un euro più forte, oltre a vantaggi dall'inserire investimenti azionari diversificati in Europa. Ecco perché sui mercati potrebbe essere scoccata l'ora del Vecchio Continente.