Dopo il -8,7% di agosto, nel mese di settembre 2025 le esportazioni di beni australiani hanno registrato un +7,9% mensile raggiungendo i 44,58 miliardi di dollari australiani. Questo rimbalzo segnala una solida ripresa delle esportazioni australiane, che sono una componente fondamentale dell'economia del Paese, suggerendo che la crescita globale potrebbe continuare a sostenere la domanda di materie prime e beni australiani nei mercati internazionali.
L'andamento delle esportazioni risulta un indicatore chiave della salute economica dell'Australia, in particolare alla luce delle pressioni inflazionistiche, delle politiche monetarie interne e dei fattori geopolitici globali che influenzano le dinamiche commerciali.
Questo dato positivo è stato accolto con favore dagli analisti, che vedono nella ripresa delle esportazioni un segnale di solidità in un momento in cui la crescita interna è influenzata da fattori esterni, come la politica monetaria globale e la domanda dei partner commerciali principali.
Australia: export cresce ma i consumi sono deboli
Le esportazioni australiane sono state sostenute principalmente da una ripresa dei flussi verso i mercati asiatici, con la Cina che continua a rappresentare una destinazione fondamentale per i prodotti minerari, energetici e agricoli. L’aumento del 7,9% mensile segna una forte ripresa rispetto al calo registrato ad agosto, che era dovuto principalmente a interruzioni logistiche e a una flessione stagionale nella domanda di materie prime.
Le principali esportazioni australiane includono carbone, gas naturale liquefatto (GNL), oro e prodotti agricoli, tutti beni che continuano a trovare una domanda solida nonostante le incertezze geopolitiche globali.
L'andamento positivo dell'export arriva in un momento in cui l'economia australiana sta affrontando anche altre sfide interne, come il rallentamento della crescita dei consumi domestici e l'incertezza sui tassi d’interesse. Tuttavia, i dati sulle esportazioni mostrano che l'Australia ha ancora un ampio margine di competitività sul mercato internazionale, grazie alle sue risorse naturali e alla solida domanda globale di materie prime.
Dollaro Australiano torna a guadagnare terreno
L’AUD/USD, in genere soprannominato Aussie, ha reagito positivamente ai dati sulle esportazioni, con un apprezzamento della moneta australiana, contro il dollaro USA. Dopo una fase di stabilità relativa a settembre, il dato sulle esportazioni ha dato un impulso al dollaro australiano grazie alla fiducia generata dalla ripresa della domanda estera. Dai minimi recenti in zona 0,6450 la salita degli ultimi giorni lo ha portato in zona 0,6540.
L'andamento di AUD/USD dipenderà da vari fattori, tra cui bisognerà considerare le politiche monetarie delle due Banche centrali. L'Australia, pur avendo alzato i tassi, si trova ad affrontare un contesto di crescita più moderata e un’inflazione sotto controllo. Una minore differenza tra i tassi di interesse potrebbe limitare il vantaggio del dollaro americano, ma il rischio di una Fed più "hawkish" potrebbe comunque favorire il dollaro USA nel breve termine.
L’andamento delle esportazioni di materie prime è cruciale per il dollaro australiano, che tende a riflettere l'andamento dei prezzi globali delle risorse naturali. Con l'aumento delle esportazioni e la ripresa della domanda globale di materie prime, la moneta australiana potrebbe trarre vantaggio da una solidità nelle transazioni commerciali, mentre eventuali fluttuazioni nei prezzi del petrolio e delle materie prime o eventuali rallentamenti nelle economie asiatiche potrebbero, infatti, agire da freno sulla performance dell'AUD.
Avvertenza sui Rischi
I CFD sono strumenti complessi e comportano un elevato rischio di perdita rapida a causa della leva finanziaria. Il 68% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando negozia CFD con Trive Financial Services Europe Limited. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l’alto rischio di perdere il tuo denaro.
Questo materiale è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d'investimento o di altro tipo. Nessuna delle opinioni espresse in questo materiale rappresenta una raccomandazione da parte di Trive Financial ServicesEurope Limitedo dell’autore in merito a un particolare investimento, operazione o strategia d'investimento. Non dovrebbe essere considerato come base per prendere decisioni d'investimento. In particolare, le informazioni fornite non tengono conto degli obiettivi d'investimento individuali né della situazione finanziaria di alcun investitore.Trive Financial Services Europe Limitednon è responsabile per eventuali perdite, danni o lesioni derivanti dall’uso di queste informazioni.
Trive Financial Services Europe Limitedè un’impresa di investimento autorizzata ai sensi dell’Investment Services Act (Capitolo 370 delle Leggi di Malta) e regolamentata dalla Malta Financial Services Authority (MFSA) con numero di autorizzazione “CRES”. La sede legale è: Floor 5, The Penthouse, Lifestar, Testaferrata Street, Ta' Xbiex, Malta. La succursale italiana di Trive Financial Services Europe Limited è registrata presso la Consob con numero di iscrizione 220.